8-9 FEBBRAIO – VISITA IN MOLISE DELL’AMBASCIATORE DELLA REPUBBLICA ARGENTINA PRESSO LA SANTA SEDE S.E. JUAN PABLO CAFIERO PER RICORDARE PADRE GIUSEPPE TEDESCHI.
Due giorni intensi, l’8 ed il 9 febbraio, per la nostra associazione e per la comunità di JELSI. Una delegazione argentina composta da una missionaria francese, da un esponente dell’organizzazione per i diritti umani 24marzo Onlus, da un sopravvissuto della repressione militare e da S.E. Juan Pablo Cafiero, Ambasciatore della Repubblica Argentina presso la Santa Sede, sarà in visita a Campobasso e a Jelsi per presentare rispettivamente un libro sulla tragedia dei desaparecidos e a Jelsi per ricordare il missionario molisano Giuseppe Tedeschi ucciso il 2 febbraio 1976 a La Plata.
Un’occasione storica per la nostra regione che dopo la commemorazione in Parlamento il 20 settembre scorso alla presenza di Valter Veltroni e delle principali testate giornalistiche italiane ed argentine come il Corriere della Sera e La Nacion, a 37 anni dal suo assassinio vede riconoscere il rilievo sociale, culturale e religioso di Giuseppe Tedeschi.
L’Ambasciatore Juan Pablo Cafiero è stato più volte impegnato in attività istituzionali ai vertici del Governo Argentino ricoprendo anche la carica di Ministro ed è un eminente studioso attento alla tragedia dei desaparecidos e sensibile alle vicende di Padre Tedeschi, tanto da essersi recato nel sobborgo di Buenos Aires dove il missionario molisano operava tra i poveri ed i diseredati.
Il 9 febbraio sarà una giornata speciale per la scuola di Jelsi intitolata a Giuseppe Tedeschi e per l’intera cittadinanza che onorerà questa figura insieme all’Arcivescovo di Campobasso Padre Giancarlo Maria Bregantini, alla delegazione argentina, alle principali autorità civili e religiose locali, e al socio fondatore della nostra associazione Michele Petraroia. Un momento bello che restituirà orgoglio e fierezza alla comunità di Jelsi portando alla luce la storia di un migrante molisano ancora poco conosciuto.
Campobasso, 6 febbraio 2013
Il Vice-Presidente
Monica Di Tota