Uno dei più bravi studiosi al mondo di antropologia, il Prof. William A. Douglass, sarà domani ad Agnone ed interverrà alla presentazione dell’edizione ristampata della sua ricerca “L’Emigrazione in un Paese dell’Italia Meridionale” oggetto di studio nelle principali Università Americane oltre che costituire uno dei migliori testi scientifici sui flussi migratori assunti a modello per metodo e per merito a livello internazionale.
Il Prof. Douglass soggiornò ad Agnone dal 1972 al 1974 per approfondire sul piano economico, culturale, sociale, antropologico e demografico l’evoluzione migratoria dal 1806 al 1970 di una delle città più popolate del Molise che, oltre ad un tessuto produttivo agro – pastorale, vedeva affermata una fiorente attività industriale, artigianale e commerciale legata a varie lavorazioni.
I 12 mila abitanti del 1870 si ridussero a 6 mila nel 1970 a causa dei mutamenti intervenuti che spinsero nel tempo migliaia di agnonesi ad emigrare in Argentina, Brasile, Stati Uniti, Canada, Australia e in diversi Paesi del Nord – Europa.
William A. Douglass, a cui la Società Antropologica Europea ha intitolato un premio annuale alla miglior pubblicazione in materia, nel 2014 ha avuto la cittadinanza onoraria di Agnone, e la sua ricerca rappresenta una pietra miliare per qualsiasi sociologo, scrittore o studioso che intende occuparsi o avvicinarsi al mondo dell’emigrazione.
Qualche settimana fa come Associazione abbiamo incontrato Michela IZZO, la ricercatrice di Campobasso, laureata all’Università degli Studi del Molise, che per la sua attività scientifica ed umanitaria nella Repubblica Dominicana condotta da 13 anni con una ONG che opera sotto la supervisone della FAO e dell’ONU ha ricevuto il riconoscimento di “Donne che Cambiano il Mondo 2018”.
Oggi abbiamo incontrato in Associazione un’altra giovane laureata di Campobasso, Francesca Ricciardi, che da 6 anni opera in Spagna nell’accoglienza umanitaria di profughi, rifugiati e richiedenti asilo, tenendo conferenze internazionali, iniziative pubbliche e confronti sui principali mass – media spagnoli. Francesca rappresenta uno dei migliori esempi di emigrazione per scelta, seguendo una propria vocazione umanitaria, ed è riuscita ad affermarsi con successo in uno dei mondi più difficili del nostro tempo, quello dell’accoglienza umanitaria, ricevendo attestati di stima e riconoscimenti a livello internazionale per competenza, passione e determinazione.
Per l’Associazione “Padre Giuseppe Tedeschi” è importante custodire il filo tra l’emigrazione storica molisana avvenuta dal 1860 al 1970, la nuova emigrazione regionale partita dagli inizi del 1990 ed il fenomeno della fuga dei giovani laureati e dei talenti come Michela Izzo, Francesca Ricciardi e tanti altri che oggi operano con successo nei principali studi di architettura, banche d’affari, cliniche specialistiche o grandi istituzioni internazionali a Berlino, San Paolo, Sydney, New York, Londra, Ginevra, Bruxelles, Parigi, Toronto o Amsterdam.
Non bisogna smarrire i contatti con chi va via. Al contrario è indispensabile che li manteniamo, nel limite del possibile, collegati alla propria terra d’origine.
Campobasso, 6 settembre 2018
P/L’Associazione Tedeschi
Michele Petraroia
Milano 15 settembre 2018
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