Ad un bimbo di otto anni di Campobasso gli è bastato un piccolo uovo di Pasqua per commuoversi. La mamma di un suo amichetto andando a prendere il figlio a scuola ha pensato a lui e con un gesto semplice gli ha restituito un sorriso. Quel bambino vive in una famiglia in cui il papà ha perso il lavoro da tempo, il fratello maggiore è disoccupato e la mamma si adatta in attività saltuarie pur di sbarcare il lunario. Per lui non ci sono giochi ma problemi, con un presente buio e un futuro senza sogni. Conosco i disagi e le sofferenze per un vissuto dignitoso ma difficile. Non a caso sono di sinistra. E non per niente reputo che l’uguaglianza sia un ideale non arcaico e l’art. 3 della Costituzione rappresenti una stella polare da tradurre, qui e ora, in quotidianità di diritti per tutti i bambini molisani e del mondo.
I problemi di finanza pubblica renderanno improbo il cammino della nuova Giunta Regionale, i fallimenti aziendali accentueranno il dramma della disoccupazione, la crisi economica devastante farà crescere la povertà e la scarsità di strumenti efficaci di governo indurrà i molisani a mobilitarsi con asprezza contro il centrosinistra in meno di cento giorni. Con questa consapevolezza bisognerà impegnarsi nelle istituzioni con sobrietà, dedizione e spirito di servizio, senza enfasi ed evitando qualsiasi ostentazione.
In questo giorno di mestizia e raccoglimento, coscienti che agli auguri di queste ore si sostituiranno le contestazioni dei prossimi mesi, non dobbiamo rinunciare ad osservare l’avvio di questo nuovo percorso istituzionale con gli occhi di quel bambino di Campobasso perché si riesca ad assicurargli un futuro più sereno e meno amaro. Questa mattina mi sono fermato alle elementari del CEP dove una maestra dal cuore grande accoglieva i bimbi che arrivavano a piedi e con le scarpe infangate dalle campagne circostanti con un sorriso gioviale e con l’invito a scaldarsi prima di iniziare le lezioni. Nessuna crisi economica, nemmeno quella più buia, potrà mai cancellare il valore della solidarietà, l’impegno per i più deboli e l’abnegazione verso chi soffre. La nuova esperienza amministrativa andrà incontro a molteplici amarezze e a rare soddisfazioni, ma con l’approccio positivo, aperto e bello della maestra Anna Colucci mi resterà la certezza di averci messo il cuore e non solo la testa.
Campobasso, 29 marzo 2013
Michele Petraroia