PETRAROIA: UN MOLISE SOLIDALE ATTENTO AI TEMI DELL’ACCOGLIENZA E DELL’INTEGRAZIONE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO POLITICO.
Un Molise solidale è anche un Molise capace di scommettere sulle proprie capacità di accoglienza ed integrazione di persone che vivono il dramma delle cosiddette ‘migrazioni forzate’: uomini e donne costretti a fuggire dalla loro terra a causa di guerre, conflitti etnici, persecuzioni o mancato riconoscimento di diritti essenziali.
Se ne è parlato questa mattina presso l’Assessorato regionale alle Politiche Sociali dove il Vicepresidente della Giunta regionale, Michele PETRAROIA, assieme al Dirigente regionale del Servizio Assistenza Socio-Sanitaria e Politiche Sociali, Michele COLAVITA, e della Responsabile dell’Ufficio Interventi di Accoglienza, di Integrazione degli Immigrati e di Contrasto all’Esclusione Sociale, Maria FRATANGELO, ha incontrato il Presidente dell’Associazione “Dalla parte degli ultimi”, Loredana COSTA, il Presidente dell’Associazione “Primo Marzo Molise”, Araceli SANCHEZ, il Presidente della Cooperativa Koinè, Rosa MARCOGLIESE, i Sindaci dei Comuni di Jelsi, Campolieto, Civitacampomarano e di Sant’Elia a Pianisi, già impegnati nella fase emergenziale legata all’accoglienza dei profughi del Nord Africa.
Il momento di dialogo ha preso spunto dalla possibilità di rispondere, con un progetto condiviso tra enti locali, mondo dell’associazionismo laico e cattolico, ad uno specifico bando nazionale di accoglienza integrata ai rifugiati e ai richiedenti asilo politico, di prossima pubblicazione, attualmente al vaglio della Conferenza Unificata, e che consentirebbe di reperire risorse finanziarie per incrementare le potenzialità ricettive delle strutture molisane destinate all’accoglienza dei migranti e garantire interventi mirati nei confronti di tali categorie di persone. L’iniziativa, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, rientra nella rete SPRAR – Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati –, costituito dalla rete degli enti locali che accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, e consisterebbe non solo nell’utilizzo di alcuni immobili di proprietà comunale per far fronte al fenomeno delle migrazioni forzate, ma in un percorso di incentivazione alla messa in campo di azioni di tipo formativo, linguistico, culturale, ovvero alla sperimentazione di politiche integrative di accompagnamento del rifugiato nel paese ospitante.
“Il ruolo della Regione Molise – ha precisato il Vicepresidente dell’Esecutivo regionale, Michele Petraroia, – consiste nel sensibilizzare gli enti locali, soggetti a cui il bando espressamente si rivolge, ad aprirsi ai temi dell’accoglienza e dell’integrazione, soprattutto perché, rispondendo ad un bando come questo, si potrebbero avere ricadute positive per il territorio molisano: in primis, si rivitalizzerebbero le aree interne, oggettivamente interessate dal fenomeno dello spopolamento, e, in secondo luogo, si creerebbero occasioni ed opportunità occupazionali per i nostri giovani molisani, considerata la necessità di figure professionali, quali mediatori interculturali, operatori ed assistenti sociali e sanitari, esperti linguistici, insegnanti ed educatori, indispensabili per la realizzazione del progetto”.
La promozione e lo sviluppo di reti locali, con il coinvolgimento di tutti gli attori e gli interlocutori privilegiati per la riuscita delle misure di accoglienza, protezione, integrazione in favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale potrebbe essere una delle misure da adottare nell’ambito della fase di concertazione sulla programmazione delle azioni del nuovo Piano Sociale 2014-2016.
L’incontro si è concluso con la piena disponibilità ad aderire all’iniziativa da parte del mondo dell’associazionismo e di alcuni Comuni: nei prossimi incontri verranno coinvolte le altre amministrazioni comunali interessate a fare rete per valutare la possibilità di costituire, a livello regionale, un coordinamento che si occupi delle questioni legate all’accoglienza e all’integrazione dei migranti che, dalla terra molisana, si aspettano una vita più tranquilla e che offra loro servizi base per una sana cittadinanza.
Campobasso, 19/07/2013
Ufficio Stampa