UN MILIARDO PER L’OCCUPAZIONE GIOVANILE E UN MILIARDO PER LE POLITICHE GIOVANILI. POSITIVO CONFRONTO TRA REGIONI E GOVERNO.
Dopo cinque ore di incontro al Ministero, gli Assessori Regionali al Lavoro e alle Politiche Sociali hanno definito un percorso col Governo per il sostegno all’occupazione dei giovani e per il contrasto alla povertà.
Sia il Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, che il Vice-Ministro con delega al Sociale, Cecilia Guerra, si sono soffermati sui temi di più stretta attualità che assillano i territori.
La possibile paralisi dei centri per l’impiego al 31 dicembre, la grave crisi economica in atto, la necessità di potenziare e non diminuire gli investimenti sul capitale umano e la conoscenza, sono state le questioni affrontate insieme alla programmazione dei fondi europei per il 2014-2020, all’apprendistato, alla formazione dei lavoratori e al pacchetto comunitario sugli incentivi per l’occupazione giovanile.
Su quest’ultimo punto saranno investiti 500 milioni dei fondi europei e 500 milioni dei fondi non strutturali che metteranno a disposizione delle regioni un miliardo di euro in favore dei giovani disoccupati.
Per le Politiche Sociali il Vice-Ministro Guerra ha comunicato che nella legge di stabilità per il 2014 sono previsti 250 milioni di euro per i non autosufficienti e 300 milioni per il fondo nazionale di settore che finanzia gli ambiti territoriali di zona.
A queste somme si aggiungeranno 300 milioni per il contrasto alla povertà estrema a cui andranno aggiunti 167 milioni destinati alle otto regioni del Sud, tra cui il Molise, di intervento a sostegno di un primo esperimento di reddito minimo denominato SIA.
In aggiunta, dopo un serrato confronto il Molise è stato inserito in due progetti sperimentali nazionali per ulteriori 100 mila euro in favore dei bimbi in difficoltà e per la disabilità.
Il Vice-Presidente della Giunta Regionale presente alla riunione ha evidenziato la grave crisi occupazionale ed i drammatici problemi sociali che toccano il Molise sollecitando provvedimenti nazionali più coraggiosi e tempestivi. Sbloccare il fondo per le politiche sociali a ottobre è un errore del Governo che si scarica sulle fasce deboli della popolazione assistite dagli Ambiti Territoriali.
Caricare di orpelli burocratici gli interventi verso i più poveri agevola tutta una serie di soggetti che prosciugano le risorse del sociale lasciando agli aventi diritto solo una parte degli stanziamenti. Occorre impegnare il 20 per cento dei fondi europei, ha proseguito Petraroia del FSE 2014-2020 per contrastare la povertà come deciso dall’Unione Europea con l’adozione dell’Obiettivo 9.
Giù le mani da queste risorse che debbono servire per aiutare a soddisfare i fabbisogni essenziali delle persone a partire dall’alimentazione, dalla casa, dalle cure e da altre esigenze primarie.
Il risultato ottenuto nel confronto Regioni – Governo di questa mattina è comunque positivo per il Vice-Presidente della Giunta che chiama tutti a vigilare su tematiche di straordinario rilievo e spessore.
Campobasso, 17 ottobre 2013
Ufficio Stampa