Non eravamo in molti alla “Casa degli Angeli” a Campobasso a fine anno per leggere insieme, riflettere e soffermarci sul Messaggio che Papa Francesco ha inviato a tutti noi per non arrenderci alla strategia della paura, non abbandonare la speranza, non rimanere indifferenti e per continuare ad impegnarci nel concreto su opere di bene, gesti d’altruismo, iniziative solidali o ogni attività umana rivolta a costruire il bene comune.
Attraversiamo il deserto degli egoismi con una cecità urticante che nemmeno le parole di somma saggezza del Pontefice riescono a scalfire.
Si rimane chiusi, spaventati, intolleranti, rancorosi e privi di attenzione per altri esseri umani, con un’aridità d’animo che lascia interdetti.
Proprio per questo assume maggior rilievo la testimonianza di chi resiste e si pone controcorrente rispetto all’incultura dell’odio e della violenza di questa fase, di chi riesce a rimanere umano nonostante tutto, di chi non ce la fa ad essere indifferente e farsi scivolare addosso il male gratuito fatto verso vittime innocenti, civili inermi, bimbi abbandonati, anziani in estrema povertà o migranti oppressi, sfruttati e costretti alla clandestinità da norme fratricide. Con una delle nostre volontarie più impegnate sui temi della solidarietà, dell’accoglienza e dell’aiuto verso chi soffre, Anna Spina, abbiamo scelto di partecipare come Associazione umanitaria “Giuseppe Tedeschi”, di intervenire e di diffondere il Messaggio di Pace di Papa Francesco, affinchè questa flebile luce che si scorge in lontananza possa tornare ad illuminare i passi in un Mondo smarrito, perso e spaesato.
Campobasso, 2 gennaio 2019
La Presidente
Lidia De Sanctis