STUDENTI MOLISANI IN GERMANIA. LA SCUOLA APRE ALL’EUROPA E PREPARA I NOSTRI GIOVANI A VIVERE IN UNA DIMENSIONE GLOBALE !
Due ragazze del IV° liceo linguistico di Campobasso da una settimana vivono a 60 km da Francoforte appoggiandosi a famiglie tedesche. Ogni mattina prendono un autobus alle 7 e vanno a scuola coi loro coetanei del posto dalle 8 alle 15, migliorando le proprie competenze e inserendosi in un contesto socio-educativo profondamente diverso dal nostro. Sono state selezionate insieme ad altri 38 studenti italiani e tra due settimane termineranno questa esperienza a Berlino per conoscere dal vivo le istituzioni, le regole e le abitudini della Germania. Ludovica e Ludovica riporteranno indietro un vissuto di relazioni personali e di conoscenze pratiche che si inseriscono nella traiettoria della cittadinanza europea e di un’integrazione scolastica estremamente utile per vincere le sfide competitive del futuro. Ed è opportuno soffermarsi sulle buone pratiche della scuola molisana che apre orizzonti nuovi e prepara i ragazzi a orientarsi nello spazio più ampio dell’Unione Europea con tanti progetti educativi condotti con solerzia ed efficacia da docenti e dirigenti scolastici motivati e competenti. Tra le innumerevoli difficoltà di una povertà in aumento e di vertenze lavorative dagli esiti incerti, è bello condividere notizie positive del nostro sistema educativo che si vanno a incasellare tra i tassi disperati di disoccupazione, i record di inoccupati e le molteplici procedure di mobilità che non risparmiano nessuno. Solo domani ci sarà la clinica Villa Maria e quindi l’ASTEC, ma ogni giorno ha la sua pena e nella migliore delle ipotesi com’è capitato con Esattorie Spa c’è una cassa in deroga. Ma già dopodomani la Guala Closures di Termoli ha anticipato la propria indisponibilità a utilizzare la deroga preferendo licenziare e mettere in mobilità 21 dipendenti. La crisi di liquidità della Regione vede slittare i pagamenti in favore delle famiglie che debbono ricevere i rimborsi per i fitti e per l’acquisto dei libri scolastici di due anni fa e dalla Cooperativa Sociale CSS di Isernia ai precari della pubblica amministrazione è arduo scorgere soluzioni confortanti. Per questo è bello prendere una boccata d’ossigeno con i buoni esempi della scuola ed è utile tracciare strade innovative per uscire dalla crisi come quelle degli incubatori pubblici delle imprese creative, dell’audiovisivo e del design, in via di sperimentazione a Roma col nome di Coworking.
Campobasso, 30 giugno 2013 Michele Petraroia