Si è svolta ieri presso la Chiesa di San Pietro Apostolo a Campobasso l’incontro di solidarietà con la moglie e la figlia di GHEORGHE RADU , il bracciante rumeno di 35 anni morto sul lavoro il 29 luglio 2008 nelle campagne di CAMPOMARINO. L’iniziativa è stata promossa dalla nostra Associazione in collaborazione con Libera contro le Mafie del Molise, il Comitato Primo Marzo del Molise e l’Associazione Culturale “I Care” per non lasciare sole Maria e Valentina a cui, per la seconda volta, è stata profanata la croce da loro dedicata in memoria di Gheorghe e posta nel luogo dove venne lasciato morire dalla paura e dall’ignavia umana.
All’incontro hanno partecipato il parroco della Chiesa di San Pietro Apostolo, Padre Agostino, connazionale di Gheorghe, il Presidente di Libera, Franco Novelli, il Presidente del Comitato Primo Marzo del Molise, Araceli Sanchez, Gabriella Di Rocco, Massimiliano Salce, Pasqualino Cameli e Leo Leone che hanno attestato nei loro interventi la vicinanza e lo sdegno per quanto accaduto garantendo la propria presenza all’udienza penale che si terrà presso il Tribunale di Larino il 16 novembre prossimo.
Il Presidente del Comitato Primo Marzo del Molise, Araceli Sanchez, ha annunciato l’intitolazione della sala riunioni della CASA DELLE CULTURE inaugurata nei giorni scorsi a Campobasso, alla memoria di Gherghe Radu, così come l’Associazione Libera del Molise, ha presentato la proposta al Comune di Campobasso di intitolare una strada al bracciante rumeno.
Il Vice Presidente della Commissione Lavoro della Regione Molise, Michele Petraroia, ha proposto al parroco di Nuova Cliternia, Padre Nicolino, di preservare e salvaguardare il luogo dove è posta la croce attraverso l’approvazione di un progetto comune di tutela dell’area per impedire che si ripeta per l’ennesima volta un gesto così ignobile.
Maria, la moglie di Gheorghe, commossa ha ringraziato la nostra terra, il Molise, per la solidarietà che ha sempre mostrato e per la forza che le ha dato e che le dà nella difficile battaglia che sta portando avanti per conoscere la verità sulla morte di suo marito.
Esiste un Molise solidale, aperto e sensibile, dal volto umano che accoglie e integra con rispetto per la dignità, la cultura e la provenienza di ogni migrante.
Campobasso, 27 ottobre 2012
Il Vice-Presidente P/L’Associazione
Monica Di Tota Chiara D’Amico