Le molteplici vertenze che si sommano alle mille emergenze e alle crisi aziendali, lasciano poco spazio alle riflessioni politiche ma è indubbio che dopo l’esito delle primarie nazionali dell’8 dicembre e delle primarie regionali del 16 febbraio, in Italia come in Molise si pone con forza il tema di come si sia destrutturata indebolita e sfilacciata la sinistra.
Il quadro che ci si pone d’avanti è di un oggettivo arretramento rappresentativo, culturale e di radicamento sociale, con un sensibile spostamento dell’asse politico su posizioni centriste e neo-moderate.
Mentre negli Stati Uniti il Presidente estende le tutele della sanità pubblica a 50 milioni di cittadini poveri, in Brasile si lotta per ampliare le protezioni dello stato sociale e in Francia si contrasta l’idea che il privato e il mercato siano le uniche risposte da dare alla crisi mondiale, in Italia si emulano gli errori di impostazioni di politiche economiche orientate alla privatizzazione.
La cultura della sinistra, gli ideali del socialismo e le proposte dei progressisti vengono emarginati in un’omologazione che ne annulla l’efficacia e ne confonde gli obiettivi.
Bisogna prendere atto e confrontarsi sui mutati assetti dei partiti a livello nazionale e regionale, in vista anche delle imminenti elezioni europee in cui il PD è coerentemente schierato col Partito Socialista Europeo a sostegno della candidatura alla presidenza di Martin Schultz.
L’indirizzo strategico da dare all’azione riformista e al cambiamento progressista da parte di chi governa a ogni livello è condizione imprescindibile per connotare a sinistra le scelte che si assumono a Roma e sui territori.
Invitiamo i rappresentanti della sinistra all’interno delle istituzioni nazionali, regionali e locali a riavviare un confronto politico sulle prospettive strategiche della sinistra alla luce della deriva moderata conservatrice a centrista del PD.
Montenero di Bisaccia, 18 febbraio 2014
Nicola Palombo
Membro dell’Assemblea Nazionale Partito Demoratico
Laboratorio Politico per la Sinistra