Alla cortese attenzione
On. Maria Chiara CARROZZA
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Viale Trastevere, 76/a – 00153 Roma
On. Manuela GHIZZONI
Presidente VII Commissione Permanente
Cultura, Scienza e Istruzione – Camera dei Deputati
Palazzo di Montecitorio – 00186 Roma
Sen. Andrea MARCUCCI
Presidente VII Commissione Permanente – Istruzione Pubblica e Beni Culturali – Senato della Repubblica
Palazzo Madama – 00186 Roma
Dr. Luciano CHIAPPETTA
Capo Dipartimento per l’Istruzione – MIUR
Viale Trastevere, 76/a – 00153 ROMA
Dott.ssa Stella TARGETTI
Assessore all’Istruzione – Regione Toscana
Coordinatore Commissione Istruzione, Lavoro,
Innovazione e Ricerca
Via Parigi, 11 – 00185 Roma
p.c.
Dr. Paolo DI LAURA FRATTURA
Presidente Regione Molise
Via Genova, 11 – 86100 Campobasso
Dr. Ernesto PELLECCHIA
Direttore Generale – Ufficio Scolastico Regione Molise
Via Garibaldi, 25 – 86100 Campobasso
Dr. Claudio IOCCA
Dirigente Servizio Istruzione e Formazione Professionale
Via Mazzini, 126 – 86100 Campobasso
FLC – CGIL
Via Tommaso Mosca, 11 – 86100 Campobasso
CISL Scuola
Via Ziccardi, 10 – 86100 Campobasso
UIL Scuola
Via Conte Verde, 1 – 86100 Campobasso
GILDA UNAMS
Via Nobile, 19 – 86100 Campobasso
SNALS Molise
Via Vittorio Veneto, 24 – 86100 Campobasso
Dr. Pompilio SCIULLI
Presidente ANCI Molise
Via Roma, 64 – 86100 Campobasso
Oggetto: Piano di Dimensionamento Scolastico della Regione Molise. Legge n. 59 del 15 marzo 1997. D. Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998, art. 139. DPR n. 233 del 18 giugno 1998. Legge n. 3 del 18 ottobre 2001. Legge n. 111 del 15 luglio 2011. Legge n. 128 dell’8 novembre 2013.
Segnalo all’attenzione del Ministero dell’Istruzione e delle competenti Commissioni Parlamentari, l’esigenza di adottare un provvedimento legislativo che semplifichi la redazione dei Piani di Dimensionamento Scolastico a livello regionale.
Al momento spetta alle Province approvare i Piani nelle apposite Conferenze dei Sindaci, seguendo un percorso che coinvolge le Regioni, i Comuni e le sedi territoriali del Ministero dell’Istruzione che interagiscono nel procedimento ai sensi delle vigenti normative.
Al di là di vicende specifiche locali, se non si chiarisce il quadro delle competenze, permane il rischio che nei territori basta un ricorso al TAR per paralizzare le istituzioni scolastiche con danni immani per gli studenti e per il personale.
Se lo Stato reputa di confermare alle Province il ruolo di pianificazione scolastica, attribuisca alle stesse Province altre competenze utili ad assicurare il buon funzionamento della scuola.
In caso contrario, agisca di conseguenza e mutui il quadro legislativo per impedire che i Piani di Dimensionamento vengano decisi dai magistrati del TAR o del Consiglio di Stato, anziché dal sistema delle autonomie locali e regionali.
A mero titolo esemplificativo, segnalo gli episodi accaduti in Molise per confermare i rischi connessi con l’affastellarsi di norme che contrastano con il buonsenso prima che con l’efficienza e la funzionalità delle scuole italiane. Insediatomi come Assessore all’Istruzione ad aprile 2013, prendo atto che il Molise è l’unica regione italiana che non ha adottato da anni il Piano di dimensionamento e procedo a convocare le Organizzazioni Sindacali, il Provveditorato agli Studi, l’ANCI e le Province. Definisco in concertazione unanime le linee guida e propongo l’adozione, il 17 giugno 2013, della relativa Delibera di Giunta Regionale, continuando un confronto costruttivo con gli Enti Locali, i Dirigenti Scolastici e l’Ufficio Scolastico Regionale.
Un percorso partecipato, democratico e condiviso, che si completa con l’approvazione del Piano a larga maggioranza in Consiglio Regionale il 17 dicembre 2013.
Non nascondo l’imbarazzo, in questi mesi, di ritrovarmi, in sede di Ministero e di Conferenza delle Regioni, in rappresentanza di un territorio di 136 Comuni con 82 istituzioni scolastiche di cui 41 sottodimensionate e affidate in reggenza con relativi disagi, disservizi e disfunzioni.
La consapevolezza di superare questa paralisi attraverso la condivisione ufficiale con il Ministero di un assetto incardinato su 54 autonomie scolastiche, rappresentava la base su cui poggiare l’avvio dell’anagrafe informatizzata degli studenti e della messa in sicurezza degli edifici adibiti a scuole, il consolidamento dell’offerta formativa, l’attivazione della scuola digitale e ogni altro programma di modernizzazione ed efficientamento della scuola molisana.
Purtroppo, pur avendo rispettato pedissequamente la proposta adottata dalla Conferenza di Servizio della Provincia, che è arrivata, in contrasto con le linee guida, a superare l’autonomia del Comune di Palata, collocato in un’area interna ma aggregato a un comune della costa adriatica, verifico che altri Enti propongono il ricorso al TAR per bloccare il Piano.
Se ciò avverrà, il Molise continuerà ad avere sulla carta 82 autonomie scolastiche e, tutti i programmi della scuola digitale, dell’anagrafe degli edifici per la messa in sicurezza, dell’anagrafe degli studenti e di ogni altro progetto di miglioramento dell’offerta educativa sarà compromesso con danni per i 43.000 studenti e per i 6.500 docenti e dipendenti della scuola molisana.
Poco conta se il ricorso al TAR è motivato dalle imminenti elezioni comunali a Campobasso o da altre motivazioni oggettivamente discrezionali.
Ciò che ne deriverà è un effetto deleterio per il sistema scolastico di una regione che non ha strumenti giuridici aggiuntivi per tutelare gli studenti e salvaguardare i docenti e il personale ATA.
Distinti saluti.
Campobasso, 12 febbraio 2014
Il Vice Presidente
Michele Petraroia