TRA I TESTIMONI UNA COLLABORATRICE MOLISANA DI PADRE GIUSEPPE TEDESCHI.
Si è avviato nell’aula bunker del carcere romano di Rebibbia il processo contro le dittature militari di Argentina, Uruguay e Paraguay che per 16 anni, a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta, hanno perpetrato crimini contro l’umanità con una ferocia inaudita. Tra le vittime tanti cittadini di origine italiana smarriti insieme a decine di migliaia di desaparecidos, assassinati dopo orribili torture come Padre Giuseppe Tedeschi e condannati a morte come il sindacalista metalmeccanico di origine molisana di Montevideo Rosario Pietraroia.
Sul banco degli imputati ci sono gli ufficiali di quelle dittature criminali e grazie alla Procura di Roma sarà possibile celebrare un processo per rendere giustizia a tanti innocenti trucidati in modo barbaro e senza alcun motivo.
Tra le bande paramilitari fasciste più efferate c’erano alcuni professori di filosofia argentini riuniti nella TRIPLA A e che si erano attribuiti il compito di purificare la società, la scuola e la chiesa.
Furono loro a macchiarsi dell’assassinio di docenti, volontari e preti di frontiera.
E ad aprile con un coraggio straordinario sarà una molisana, collaboratrice di Padre Giuseppe Tedeschi, a testimoniare contro la Tripla A nell’Aula Bunker di Rebibbia perché sia fatta giustizia e si apra un procedimento per individuare e condannare gli assassini del missionario salesiano di Jelsi.
E noi saremo lì quel giorno insieme a chi vorrà condividere con noi la ricerca della verità.
Saremo al fianco di quella volontaria e la sosterremo perché dopo 39 anni si restituisca giustizia a Padre Tedeschi.
Campobasso, 13 febbraio 2015
Il Presidente
Maria Perrotta
Il Coordinatore
Chiara D’Amico