Il deprecabile pestaggio di un imprenditore venafrano si aggiunge a tanti episodi oscuri su passaggi di aziende, riciclaggio di denaro sporco, investimenti immobiliari, acquisizioni di imprese dalle aste fallimentari, scatole societarie che utilizzano prestanome e intrecci più volte denunciati nei settori del rifiuti, dell’eolico selvaggio e delle fonti rinnovabili.
Su questi episodi la reazione del Molise è inesistente e nei periodi di crisi chi dispone di liquidità e garantisce incarichi, consulenze, lavoro e reddito, è riverito e venerato senza porsi troppe domande.
“Pecunia non olet” sostenevano i latini e tra una legalità astratta e la possibilità di avere dei soldi in tasca non c’è partita.
Ovviamente di questo passo la cattiva economia condizionerà le elezioni a tutti i livelli e come accade in Provincia di Caserta, di Palermo o di Reggio Calabria, gli schieramenti non si dividono più tra centrodestra e centrosinistra, ma per vicinanza a questo clan o all’altro, in una lotta per il dominio del territorio dove la politica ed il sistema informativo locale è frutto di questi equilibri criminali.
L’Associazione Prima Persona del Molise si appella alle forze sane della Regione perché facciano quadrato e reagiscano unanimemente alle infiltrazioni criminali, perché le Forze di Polizia e la Magistratura da sole non potranno mai farcela.
Campobasso, 2 luglio 2012
Pino Puchetti – Prima Persona Basso Molise
Giuseppe Rossini – Prima Persona Campobasso
Maria Grazia Bove – Prima Persona Isernia