“ NON RIMANETE INDIFFERENTI “. IL MOLISE RACCOLGA L’APPELLO DEL FONDATORE DI LIBERA CONTRO LE MAFIE DON LUIGI CIOTTI !
A latere della manifestazione svoltasi a Frosolone, grazie alla disponibilità della Caritas Diocesana di Trivento e alla collaborazione con la Scuola di Formazione Politica “ Paolo Borsellino, mi è stata offerta la possibilità di consegnare al Presidente di Libera, Don Luigi Ciotti, parte della documentazione riferita ai rischi di infiltrazioni mafiose a cui è esposto il Molise, già inoltrata alla Commissione Parlamentare Antimafia, al Ministero dell’Interno e alla Procura Nazionale Antimafia. Nello scambio di battute mi sono soffermato sulla situazione anomala che si è venuta a creare a San Giacomo degli Schiavoni che merita di essere affrontata e risolta a livello nazionale, ho segnalato la fragilità istituzionale del Molise e ripreso l’esempio fatto dallo stesso Don Ciotti sulla rapidità di espansione potenziale della criminalità organizzata come accaduto in provincia di Foggia dove dal 1997 ad oggi sono state assassinate 300 persone.
Nel ringraziare i volontari molisani di Libera contro le Mafie, ed apprezzare l’operato della Magistratura, l’attività di prevenzione condotta dalle Forze dell’Ordine, l’impegno di tanta parte del mondo della scuola e dell’associazionismo locale, la determinazione della Scuola di Formazione Politica “ Paolo Borsellino” e il lavoro silenzioso di tanti cittadini, dirigenti sindacali, giornalisti e amministratori locali, auspico che il Molise raccolga il monito lanciato ieri da Don Luigi Ciotti a non rimanere indifferenti, a non volgere lo sguardo dall’altra parte, a non tacere, a non assecondare scelte irresponsabili e ad affermare la cultura della legalità, della libertà e della democrazia.
Il Molise attende la nomina del Procuratore della Repubblica di Campobasso, quella del Procuratore della Repubblica di Larino, il potenziamento degli organici delle Forze di Polizia, lo spostamento di pentiti, collaboratori di giustizia e boss mafiosi in altri territori, la dotazione di strumenti di prevenzione più sofisticati per un’attività più efficace dei corpi specializzati nella repressione delle mafie, e una maggiore attenzione nazionale tesa a verificare le eventuali ricadute delle nuove forme di collusioni recentemente emerse in Calabria tra affari, imprese, istituzioni e logge massoniche, capaci di condizionare in quel territorio gli orientamenti elettorali, la gestione degli appalti pubblici e dei servizi sanitari, il mondo dell’informazione e in taluni casi anche il sistema dei controlli. Il tema che si pone oggi in Molise non si limita al rimborso del danno a chi è stato oggetto di un atto vandalico, danneggiamento del patrimonio o altro episodio inquietante, ma è come restituire certezza di legalità all’intero territorio regionale, adoperandosi in ogni sede per far attuare il disposto delle molteplici Mozioni approvate all’unanimità in Consiglio Regionale.
Campobasso, 6 ottobre 2017
Michele Petraroia