Il Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, ha fatto contattare nella giornata di ieri i responsabili del Movimento Regionale dei Cristiano Sociali del Molise per esprimere il proprio sostegno alle sollecitazioni inviate per assicurare la tutela dei n. 426 disabili gravi e gravissimi del nostro territorio che dal 1° giugno 2016 sono stati privati sia dell’assegno mensile, pari a 400 euro, e sia di misure alternative di sollievo attraverso servizi socio-assistenziali domiciliari.
Il Presidente Boldrini ha trasmesso la nota dei Cristiano Sociali del Molise alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati che segue la materia ed ha l’opportunità di confrontarsi con il Sottosegretario Franca Biondelli che ha la delega al sociale presso il Ministero del Lavoro e con la Direzione Generale degli Affari Sociali dello stesso Ministero.
L’obiettivo che nel corso del confronto telefonico i coordinatori del Movimento hanno esposto è quello di apportare delle modifiche al Programma di interventi decorrente dal 1 giugno 2016 e in scadenza il 31 maggio 2017 al fine di autorizzare lo scorrimento delle graduatorie degli idonei predisposte dagli Ambiti Territoriali di Zona e prenderli in carico con il pagamento dell’assegno mensile spettante per legge.
Su questa proposta formalizzata già con nota Prot. n. 78/2017 del 29.03.2017 all’attenzione del Presidente della Giunta Regionale ci si aspetta un celere e positivo accoglimento capace di restituire una giusta risposta di dignità ai disabili gravi e gravissimi del Molise, e di evitare che il Ministero si ritrovi obbligato a chiedere la restituzione dei 2.691.000 euro del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza che è vincolato in via esclusiva a tutela e salvaguardia dei disabili e dei malati di SLA.
Con concretezza è opportuno cogliere l’intervento del Presidente Boldrini e della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati per risolvere operativamente e nel miglior modo possibile la questione aperta sul Programma 01.06.2016 – 31.05.2017 e prenderne atto per correggere il nuovo Programma per la Non Autosufficienza che partirà il 1 giugno 2017 e che continua ad essere impostato con le stesse modalità errate di quello in scadenza.
Il tema dei servizi socio-assistenziali domiciliari di sollievo potrà rappresentare una valida alternativa solo quando saranno monitorati preventivamente i bisogni individualizzati per ogni singolo disabile grave e gravissimo in base alla patologia, alle necessità terapeutiche e alla tipologia degli interventi da garantire.
In assenza di tali informazioni essenziali come si fa ad ipotizzare di assegnare l’80% o anche il 60% del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza a servizi generici offerti in modo avulso dai bisogni specifici del disabile? Basterebbe riflettere con umiltà all’atto di adozione dei Programmi per non incorrere in errori che scaricano effetti nefasti su centinaia di famiglie in difficoltà.
Campobasso, 6 aprile 2017
Per il Coordinamento Regionale
Piera Liberanome
Per il Coordinamento Provinciale
Chiara D’Amico
Roberta Iacovantuono