MOBILITA’ IN DEROGA 2015-2016. EMENDAMENTO DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI AL DECRETO MILLEPROROGHE ( D.L. 244 DEL 30.12.2016 ).
Nella seduta della Conferenza delle Regioni del 19 gennaio è stato espresso il parere sul D.L. 244 del 30 dicembre 2016, meglio conosciuto come Decreto Milleproroghe, e sono stati approntati unanimemente dai Presidenti delle Regioni e trasmessi al Governo in vista della riunione della Conferenza Unificata, n. 15 EMENDAMENTI. Le materie trattate sono molteplici e spaziano dalle scadenze per il ripiano dei disavanzi di bilancio, al personale sanitario, spesa farmaceutica, edilizia sanitaria, disavanzo sanitario e infrastrutture. In particolare la Conferenza delle Regioni ha approntato l’emendamento n. 8 sulla Mobilità in Deroga posticipando la scadenza di decretazione regionale sulle somme stanziate a copertura dei pagamenti del triennio 2014-2016 anche all’anno 2017. Al Molise con l’approvazione della legge 185 del 24-09-2016 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 235 del 7 ottobre 2016 sono stati attribuiti 52 milioni di euro con la finalità di pagare le mobilità in deroga residue per il 2014-2015-2016 a poco meno di 2 mila lavoratori. La Regione Molise si è limitata ad adottare due provvedimenti per il saldo di due mensilità per il 2014 e 5 mensilità per il 2015, decidendo con la Delibera di Giunta n.638 del 30 dicembre 2016 di stornare parte di tali fondi, a strumenti di tutela del reddito e di politiche attive del lavoro del biennio 1 gennaio 2016 – 31 dicembre 2017. Sul punto è nato un contenzioso legale con i 2 mila lavoratori che avevano maturato un diritto acquisito, avendo presentato ai sensi di legge la domanda all’INPS entro i termini previsti ed essendo in possesso di tutti i requisiti normativi. Enti di Patronato, Sindacati e Studi Legali si sono schierati al fianco dei 2 mila lavoratori interessati per assisterli nel contenzioso con l’INPS e con la Regione Molise per lo storno dei fondi e per non aver liquidato 7 mensilità di mobilità in deroga 2015 e 6 mensilità per il 2016. In questo quadro opaco si inserisce anche la decisione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni che mette in discussione la possibilità giuridica di effettuare decretazioni nel 2017 a valere sul residuo dei 52 milioni di euro erogati al Molise, a meno che il Governo non accolga l’emendamento n. 8, e lo faccia inserire nella conversione del Milleproroghe. Auspico che la proposta di modifica venga recepita in Conferenza Unificata e poi approvata in Parlamento in modo tale che la Regione Molise possa riservarsi di utilizzare i fondi a saldo delle mobilità in deroga del 2015 e 2016 per evitare contenziosi e destinare le indennità agli aventi diritto, e non si venga a trovare nella paradossale situazione che dopo aver stornato con disinvoltura 13 mensilità di ammortizzatori in deroga a 2 mila lavoratori non possa per legge adottare decreti di impegno di tali somme in favore di altri lavoratori stante i termini di scadenza già superati. Al danno si aggiungerebbe la beffa in un territorio che aveva diritto a 90 milioni di euro aggiuntivi per le politiche di ricollocazione occupazionale dei 3 mila lavoratori dell’area di crisi industriale complessa. E’ stato un errore non aver chiesto il rispetto dell’impegno più importante del riconoscimento dell’area di crisi al Governo con un Accordo di Programma che prendesse in carico i singoli dipendenti profilati di ITTIERRE e GAM, e aver scelto di utilizzare i fondi destinati a 2 mila lavoratori della mobilità in deroga per sostenere le politiche attive. Ma trovarsi anche nell’impossibilità giuridica di finanziare quei progetti di politica attiva sarebbe una sconfitta per tutti.
Campobasso, 21 gennaio 2017
Michele Petraroia
Conferenza Unificata 19.01.2017 – emendamento Ammortizzatori in deroga DGR n 638 del 30.12.2016