Non si cambia la Costituzione a colpi di maggioranza obbligando il Parlamento a votare in tempi contingentati su temi delicatissimi e in assenza di alcuna intesa tra le forze politiche ed i gruppi di minoranza.
Il PD non è una caserma e la democrazia non prevede la militarizzazione delle coscienze nel solco dell’”Ubbidir tacendo”.
Spetta al Parlamento stabilire in piena autonomia le modalità del confronto sui tempi di esame della riforma costituzionale attraverso una saggia condivisione di metodo tra i gruppi politici di maggioranza e di minoranza. La Camera dei Deputati non è il luogo dei bivacchi, della violenza e della dittatura della maggioranza, ma è la sede della sovranità popolare che rappresenta tutta la comunità nazionale e non solo la parte che conta il gruppo parlamentare più consistente.
Al Governo spetta occuparsi della crisi economica e sociale, degli strumenti di sostegno alle aree svantaggiate del Mezzogiorno e dei provvedimenti da adottare a tutela delle fasce sempre più ampie di popolazione prive di ogni forma di reddito e alle prese con la povertà.
Il Governo si adoperi per completare gli atti riferiti alle tante leggi delega in tema di riordino delle province, di fisco e di Jobs Act, per restituire certezze istituzionali, sicurezze normative e definire un quadro regolamentare efficace su materie importanti quali la tassazione delle rendite parassitarie, delle ricchezze finanziarie e dei patrimoni immobiliari.
Il Governo apra un dialogo serio con i comuni, con le regioni, con i sindacati e con le associazioni imprenditoriali per individuare insieme un percorso condiviso sul futuro del Welfare-State in una società che conta milioni di disoccupati ed un numero crescente di anziani fragili della terza e della quarta età.
I problemi della tutela della salute, della previdenza, del diritto allo studio, della casa e del contrasto alla povertà estrema, sono problemi seri che necessitano di risposte strutturali di medio – lungo termine e di istituzioni democratiche solide, rappresentative e plurali.
Campobasso, 14 febbraio 2015
Michele Petraroia