Alla cortese attenzione
Direttore della Scuola di
Formazione all’Impegno Sociale
e Politico “Paolo Borsellino”
Don Alberto Conti
Presidente Libera contro
le Mafie Molise
Franco Novelli
E p.c.
Prefetto di Campobasso
Dott.ssa Maria Guia Federico
Sindacati delle Forze di Polizia
Oggetto: “La storia dell’educazione alla legalità nella scuola italiana”. Nota.
La banalizzazione della criminalità organizzata e la progressiva azione di smantellamento dei presidi dello Stato sul territorio, con la trasformazione della Stazione dei Carabinieri, la soppressione del Corpo Forestale dello Stato, il taglio drastico agli organici delle Forze dell’Ordine e la riduzione dei trasferimenti per garantire la modernizzazione degli strumenti investigativi e d’azione di contrasto, hanno indirettamente agevolato l’espansione delle mafie dal Sud al Nord del Paese senza risparmiare alcun comprensorio, nemmeno quelli più poveri e marginali, utilizzati per riciclare e reinvestire, occupando i territori ai fini dello smaltimento di rifiuti o investendo in iniziative produttive che devastano l’ambiente e ne compromettono la prospettiva.
Per queste ragioni, risulta oltremodo meritorio che l’associazionismo impegnato e responsabile dei cittadini riesca a tener viva un’allerta in un contesto in cui lo svuotamento di funzioni e lo stato di dissesto finanziario paralizza le attività amministrative di Comuni, Province e Regioni, vanificando di fatto la rappresentanza elettiva e rendendo privo di efficacia il voto espresso dai cittadini nelle ricorrenti tornate elettorali.
L’attacco alla democrazia mira a limitare la libertà individuale e collettiva, marginalizzando i corpi sociali intermedi e costringendo le istituzioni locali a svolgere funzioni esattoriali più che di gestione socio-economiche dei territori di pertinenza.
In una società liquida, sempre più fluida, il rischio di non riuscire ad aggregare più, per molteplici motivazioni, tra cui lo spopolamento demografico e la fuga dei giovani, diventa un rischio concreto ed i margini per contrastare la potenza finanziaria delle mafie sono sempre più stretti.
Pur in uno scenario preoccupante di questo genere in cui lo Stato, anzichè porre al primo posto la lotta alle mafie, inserisce nel Decreto Sicurezza provvedimenti che consegnano alla clandestinità decine di migliaia di profughi e rifugiati; bisogna moltiplicare gli sforzi ed unire le energie di tutti coloro che continuano ad essere convinti che non c’è libertà senza democrazia, e che nei territori in cui le mafie sostituiscono le istituzioni viene negato lo Stato di diritto.
Distinti saluti.
Campobasso, 08 febbraio 2019
La Presidente
Lidia De Sanctis
Il Comitato Direttivo
Anna Spina
Roberta Iacovantuono
Elisabetta Brunetti
Chiara D’Amico
Annamaria Evangelista
Tony Pietracatella
Michele Petraroia