La scorsa settimana si è svolta a Roma presso la sede della Camera del Lavoro la riunione del Coordinamento “UNITI a SINISTRA per un Nuovo Ulivo”. Introdotto da Pietro Folena, già segretario FGCI, Federazione Giovanile Comunista e quindi del PDS e dei DS, l’incontro ha visto intervenire, tra gli altri, Emilio Gabaglio già segretario prima della CISL e poi della Confederazione Sindacale Europea, Franco Lotito già segretario confederale UIL, Francesca Santoro, Carlo Ghezzi e Andrea Gianfagna già dirigenti nazionali CGIL, Roberto Biscardini e diversi rappresentanti territoriali del mondo della cultura, del volontariato e dell’associazionismo tra cui per il Molise, Michele Petraroia a nome del coordinamento regionale. Al centro della riunione l’onda di destra che preannuncia ulteriori arretramenti e nuove disuguaglianze per il ceto medio con progressivi scivolamenti sotto la soglia di povertà non solo per i disoccupati ma anche per la tanti lavoratori che percepiscono salari insussistenti e inadeguati. Il contesto internazionale è sempre più insidioso con una nefasta corsa agli armamenti e un ricorso alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti anche utilizzando gas, missili e ordigni sempre più devastanti. La pace è sempre più lontana con le Nazioni Unite imbrigliate da veti e l’Unione Europea priva di iniziativa dalla Palestina, all’Ucraina passando per la Siria, la Libia e il Sud Sudan. Il Welfare-State sbiadisce ovunque sotto i colpi di una competizione giocata sullo sfruttamento della manodopera e sui tagli ai diritti universali di cittadinanza. Il Mondo è avvitato in una spirale in cui chi fabbrica le armi bombarda i paesi poveri ma alza barricate contro i sopravvissuti che fuggono da quelle guerre. La paura ha sostituito la speranza in uno scontro tra individui che genera egoismi e alimenta fobie, discriminazioni e lotte tra poveri. In un simile scenario i valori della mutualità, della solidarietà, della cooperazione e della reciprocità, vengono accantonati lasciando solo chi lotta per studiare, per un lavoro stabile, per curarsi, per andare in pensione da vivo, per un’assistenza sociale dignitosa e per non far svendere l’acqua o far deturpare, intossicare o stravolgere il territorio e l’ambiente. La solitudine di chi non si arrende è lo specchio del nostro tempo con tutti i risvolti in termini di sconfitte collettive e di ricerca spasmodica di nuove vie di protezione per lo stesso mondo del lavoro. Poveri ed operai che in assenza di una risposta organizzativa, politica e programmatica efficace della sinistra si rifugiano nella rabbia, nella protesta o nel sostegno aperto alle destre estreme da Trump a Le Pen fino a Salvini e al Movimento 5 Stelle. Chi si illude che ricostruire l’unità del mondo del lavoro, della rappresentanza politica delle classi sociali meno abbienti e di quella parte di società che antepone la dignità della persona alle leggi del profitto, non ha capito che con gli slogan si fa poca strada. Serve ripensare e ricostruire strada per strada una sinistra culturale, sociale, politica e istituzionale capace di rappresentare l’Italia leale, solidale, pacifista, inclusiva, competente e rispettosa delle leggi. La mobilitazione a sostegno del programma di LIBERI e UGUALI alle prossime consultazioni è solo un primo passo per riconsiderare in termini critici gli errori di linea e le scelte compiute negli ultimi 15 anni, mutando approccio e restituendo valore alla proposta socialista, pacifista, laburista e ambientalista.
Campobasso,10 febbraio 2018
P/il Coordinamento Regionale Uniti a Sinistra
Piera Liberanome
Chiara D’Amico
Anna Maiorano