Alla cortese attenzione:
Ministero dello Sviluppo Economico
Sottosegretario di Stato
On. Antonello Giacomelli
Largo Pietro di Brazzà, 86
00187 Roma
Commissione Parlamentare per l’Indirizzo Generale
e la Vigilanza dei Servizi Radiotelevisivi
Palazzo San Macuto
Via del Seminario, 76
00187 Roma
E p.c.
Delegazione Parlamentare del Molise
Organizzazioni Sindacali Confederali
Oggetto: Art. 21 D.L. n. 66 del 24.04.2014. Ipotesi di accorpamento sedi regionali RAI.
In riferimento alle disposizioni previste all’art. 21 del D.L. n. 66/2014 inerente il taglio di 150 milioni per le RAI S.p.A. da conseguire attraverso l’accorpamento delle sedi regionali e della cessione delle quote di RAI Way, si esprime perplessità e preoccupazione condividendo le prese di posizioni istituzionali e sindacali che hanno correttamente evidenziato i rischi connessi con un sistema informativo pubblico in cui venga garantito il pluralismo in ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale n. 420 del 7.12.1994, e con un arretramento nel controllo tecnologico delle postazioni di ricezione e trasmissione sul territorio che se ottimizzato potrebbe consentire introiti superiori ai 150 milioni di tagli programmati.
Nello specifico di un’ipotesi di accorpamento della sede RAI del Molise valgono le considerazioni deliberate unanimemente e in via similare dal Consiglio Regionale dell’Abruzzo che evidenziano preliminarmente il diritto dei cittadini ad un servizio pubblico pluralista, libero ed imparziale.
Distinti saluti.
Campobasso, 2 maggio 2014
L’Assessore
Michele Petraroia
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DECRETO-LEGGE 24 aprile 2014, n. 66
Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale.(GU Serie Generale n.95 del 24-4-2014)
Art. 21
(Disposizioni concernenti RAI S.p.A.)
1. All’articolo 17 della legge 3 maggio 2004, n. 112, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 2, la lettera p) e’ sostituita dalla seguente: “p) l’informazione pubblica a livello nazionale e regionale, nel rispetto di quanto previsto alla lettera f);”; b) il comma 3 e’ soppresso.
2. Fino alla definizione di un nuovo assetto territoriale da parte di RAI S.p.a., le sedi regionali o, per le province autonome di Trento e di Bolzano, le sedi provinciali della società continuano ad
operare in regime di autonomia finanziaria e contabile in relazione all’attività’ di adempimento degli obblighi di pubblico servizio affidati alle stesse.
3. Ai fini dell’efficientamento, della razionalizzazione e del riassetto industriale nell’ambito delle partecipazioni detenute dalla RAI S.p.A., la Società può cedere sul mercato, secondo modalità trasparenti e non discriminatorie, quote di società partecipate, garantendo la continuità del servizio erogato. In caso di cessione di partecipazioni strategiche che determini la perdita del controllo, le modalità di alienazione sono individuate con decreto del Presidente del consiglio dei ministri adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze d’intesa con il Ministro dello sviluppo economico.
4. Le somme da riversare alla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, di cui all’articolo 27, comma 8, primo periodo, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, sono ridotte, per l’anno 2014, di euro 150 milioni.