Da un po’ di tempo, sparuti destrorsi fuori dalla storia, tentano in Molise di fare iniziative con qualche ferrovecchio di turno. Nella nostra regione le questioni sociali sono sempre più ridotte a questioni di ordine pubblico. La politica istituzionale non offre grandi alternative e la “non politica“ fa cose simili al centro destra, agita la bandiera del moralismo, gli stipendi dei parlamentari o la volontà di non onorare i debiti dello stato.
La Regione Molise, che sta tentando di cambiare volto, ha un valore sul quale rimane ancorata da generazioni: l’Antifascismo.
Ultimamente si stanno verificando strani fenomeni nell’ indifferenza delle giunte amministrative di centrodestra sia della Regione che delle principali città. Squallidi personaggi come Stefano Delle Chiaie qui non dovrebbero avere dignità di mettere piede. “Er Caccola”, ex militante di Ordine Nuovo, fondatore dei Gruppi Armati Rivoluzionari e di Avanguardia nazionale, implicato nelle vicende più oscure dello stragismo nero al soldo di servizi segreti, pure stranieri, oggi cerca di riciclarsi come improbabile “storico” o “ scrittore “cercando di spacciare per “eroiche gesta” le peggio nefandezze consumatesi negli anni 70/80
Non c’interessano i suoi deliri, né le false memorie di un militante che è sempre stato al soldo dei poteri fascisti in tutto il mondo. A quante sparizioni di democratici, antifascisti, semplici cittadini ha assistito nei suoi “servizi speciali” fatti a dittatori come Franco e Pinochet? Delle Chiaie, non è né un politico né tantomeno uno scrittore. E’ un provocatore che cerca nuove sponde per quella destra fascista, violenta e xenofoba che spranga i gay, gli immigrati, i giovani nei concerti. Chiediamo a chi gli ha offerto ospitalità a Campomarino, di scusarsi con tutti i molisani democratici e a tutte le forze democratiche e alle Istituzioni di schierarsi apertamente contro la sua venuta in Regione. Perché noi antifascisti non riteniamo trattasi della semplice presentazione di un libro ma di una provocazione vera e propria fatta razionalmente e scientemente.
Non è in gioco la libertà di parola come qualcuno potrebbe pensare, qui si tratta di impedire un tentativo di legittimare quella destra fascista che negli anni 70 ha compiuto le stragi , da piazza Fontana all’Italicus a Piazza della Loggia e restarne impunita, perché protetto dai servizi segreti e pezzi interi dello Stato. Si vuole stravolgere la storia recente così come si vorrebbe stravolgere la storia passata negando i campi di concentramento, le persecuzioni agli ebrei in Italia e nel mondo, la fine delle libertà democratiche.
Il Molise Antifascista, si esprime fermamente contro ogni tentativo di mistificazione della realtà storica.
Campobasso, 30 novembre 2012
Presidente ANPI Provinciale CB
Loreto Tizzani
Vice-Presidente ANPI Provinciale
Rifeo Campanella