Il 19 luglio, nella ricorrenza del ventennale della Strage Mafiosa di Via D’Amelio, si terrà una cerimonia commemorativa alle ore 18.00 presso il Convento della Madonna della Libera a Cercemaggiore, alla presenza del Prefetto Vicario di Campobasso Dott.ssa Paola Galeone, del Magistrato Dott. Stefano Calabria, del Generale della Guardia di Finanza Fernando Verdolotti, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Campobasso Ferdinando Lombardi, del Prof. Giovanni Cerchia, Docente di Storia Contemporanea presso l’Università del Molise, e di diversi esponenti dell’ANPI Nazionale, dell’ANPI Molise, dell’Associazione Libera contro le Mafie e delle Autorità locali, civili e religiose.
Nell’iniziativa si tratterà il tema del “Valore della Costituzione” ricordando il partigiano di Campobasso Giuseppe Barbato, componente delle “Brigate Garibaldi”, ucciso dai nazifascisti il 30 settembre 1944 a Centallo di Cuneo in Piemonte.
All’evento parteciperà il figlio di Giuseppe che arriverà appositamente da Massa Carrara dove vive e sia lui che l’esponente dell’ANPI Nazionale Paolo Papotti si soffermeranno sul sacrificio di tanti uomini e donne che si sono battuti per la nostra libertà.
Ed insieme al Valore della Costituzione si parlerà del “Senso dello Stato” per onorare la memoria del giudice Paolo Borsellino, barbaramente assassinato dalla mafia, perché non si piegò alla rassegnazione e non indietreggiò di fronte ai rischi a cui andava incontro e dei quali era consapevole.
Con Paolo Borsellino caddero 20 anni fa in Via D’Amelio gli agenti della scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, che non esitarono a proteggere un magistrato considerato dalla mafia “un cadavere in cammino”.
E si ricorderà la giovane collaboratrice di giustizia Rita Atria, che rompendo con la famiglia e fidandosi di Borsellino, una settimana dopo la Strage di Via D’Amelio si uccise.
La commemorazione vuole testimoniare il ricordo di personalità, figure e agenti di polizia che sono morti per uno Stato democratico, libero e civile, perché non scenda l’oblio e non cali la notte su questi eventi, e su questi uomini e donne di cui dobbiamo essere fieri.
Campobasso, 16 luglio 2012
P/il Comitato Promotore
Loreto Tizzani