“Abbiamo provato a fermare il vento con le mani e…. continueremo a farlo…”
Ermanno Gorrieri, Piero Carniti, Emilio Gabaglio, Mimmo Lucà e l’associazionismo cristiano impegnato nel sindacato, nelle ACLI, nella Chiesa e nei partiti, diedero vita, dopo la crisi della Prima Repubblica, al Movimento dei Cristiano Sociali come luogo di elaborazione, studio, analisi e progettualità per innovare la partecipazione democratica dei cittadini senza cedere alle ideologie egemoni delle destre che sulle macerie del Muro di Berlino poggiavano le proprie teorie su un capitalismo finanziario globale a cui tutto e tutti si dovevano piegare.
Nei 20 anni di impegno culturale, sociale e politico dei Cristiano Sociali, si è provato a fermare il vento con le mani, difendendo la dignità degli esseri umani, i diritti universali di cittadinanza e le conquiste di libertà, civiltà e democrazia. Si è sostenuta la necessità di non accettare il dominio del pensiero unico che riduce le persone a merce, i lavoratori a oggetto e le assemblee elettive a staff imprenditoriali.
Il Movimento è nato nello stesso periodo storico dell’assassinio di Don Peppino Diana, il parroco semplice e sobrio che per amore del suo popolo non rimase in silenzio e venne barbaramente ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994, giorno del suo onomastico, sull’altare della sua Chiesa.
Quella testimonianza di amore per la verità ci ispira a proseguire un cammino irto di difficoltà che trae alimento dai valori del lavoro, delle idealità della giustizia sociale e dalle basi del solidarismo cristiano.
Equità, uguaglianza, pace, reciprocità, mutualità, coesione, inclusione, accoglienza, integrazione e parità, questo è il vocabolario del Movimento su cui continueremo la nostra testimonianza.
Campobasso 15 marzo 2014
Il Coordinamento del Movimento Cristiano Sociali
Regione Molise