IL MOLISE FERMI CALDORO E LA REGIONE CAMPANIA, TUTELI IL SITO ARCHEOLOGICO DI SAEPINUM – ALTILIA E RILANCI LA PROPOSTA DEL PARCO NAZIONALE DEL MATESE.
Il Molise non può assistere inerme allo scempio della Valle del Tammaro che stravolgerebbe in via irreversibile dei luoghi in cui sorge un sito storico risalente al IV secolo a.c. attraversato dalla millenaria via della transumanza e posto ai piedi del Massiccio del Matese per il quale è in itinere il percorso istitutivo di un Parco Nazionale.
Il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, nato a Campobasso, è tenuto a rispettare le norme e coinvolgere nella Conferenza di Servizi per autorizzare l’installazione di pale eoliche a Morcone e Santa Croce del Sannio sia la Regione Molise che la Direzione dei Beni Culturali del Molise.
L’arte, la storia e il paesaggio della Valle del Tammaro non sono una merce negoziabile sull’altare dei profitti delle multinazionali dell’eolico come ha giustamente stigmatizzato la COLDIRETTI di Benevento nella manifestazione del 1 marzo a Santa Croce del Sannio.
Le scriventi associazioni sollecitano le istituzioni nazionali, regionali, provinciali e comunali ad adoperarsi in ogni sede a tutela del nostro patrimonio culturale, ambientale e storico a partire dalla salvaguardia del sito archeologico di Saepinum – Altilia.
Campobasso, 6 marzo 2014
Italia Nostra Molise Comitato Nazionale del Paesaggio-Molise
Mario Iannantuono Gianluigi Ciamarra
Associazione Italiana Insegnanti S.I.P.B.C. Molise
Geografia – Molise
Rocco Cirino Gabriella Di Rocco
L.I.P.U. Molise Libera Contro le Mafie Molise
Carlo Meo Franco Novelli
A.D.O.C. Molise Ecologisti Democratici del Molise
Nicola Criscuoli Anna Pellecchia
Movimento Cristiano Sociali Molise CittadinanzAttiva Molise
Michele Nardolillo Pasquale Cirino
Forche Caudine Altra Italia Ambiente Molise
Giampiero Castellotti Filippo Poleggi
Istituto Nazionale Castelli Movimento Consumatori Molise
Sez. Molise
Onorina Perrella Maria Ulderica Di Donato
Lega Autonomie Locali Molise WWF Molise
Giuseppe Di Lella Giuseppina Negro