21 FEBBRAIO 2020 / 21 FEBBRAIO 2021. La pandemia e la Terra Invisibile!
APPELLO AL QUARTO POTERE
Il COVID uccide anche nella Terra Invisibile. Avevano 38 e 33 anni le vittime più giovani delle ultime ore. Le ambulanze corrono verso Napoli con un neonato di 10 giorni, un elicottero trasporta un paziente a Grosseto, e in una sanità molisana collassata una giovane di 20 anni lotta in terapia intensiva, una ragazza di 12 anni in malattie infettive e solo la generosità di medici e infermieri stremati tengono in piedi quel poco che resta di un sistema sanitario abbattuto da 12 anni di commissariamento statale. Il tasso di mortalità è altissimo ma i tracciamenti languono, nel principale ospedale regionale non c’è in pianta organica nemmeno un pneumologo, mancano i macchinari per sequenziare le varianti e le strutture ospedaliere affrontano la pandemia a mani nude. Eppure già a febbraio 2020 il COVID arrivò all’ospedale di TERMOLI tanto da determinarne la chiusura con trasferimenti dei ricoverati e messa in sicurezza dei reparti. Questa irrilevante associazione già il 6 marzo 2020 inoltrò una prima istanza al Prefetto di Campobasso e per conoscenza al Ministro della Sanità, al Capo Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e al Presidente della Regione per sollecitare l’apertura presso il modernissimo ospedale di LARINO (chiuso dallo Stato) del Centro Covid dedicato. Da allora una lotta impari col Governo per chiedere un Decreto Legge simile a quello approntato per la CALABRIA per superare i conflitti di competenza tra un Generale della Finanza che dal 2018 da Commissario ad Acta gestisce la sanità molisana ed il Presidente della Regione rimesso in gioco come autorità di Protezione Civile. Niente da fare. Tutto inutile. L’Italia matrigna si è girata dall’altra parte. A nulla sono servite le istanze di 118 Sindaci di 136 controfirmate da associazioni, forze politiche e sindacati, e sostenute da due deliberati del Consiglio Regionale. In un anno è accaduto di tutto ma non è successo niente. L’unica certezza 322 vittime COVID a cui per lealtà andrebbero aggiunti coloro che non ce l’hanno fatta a causa di una sanità che dal commissariamento dello Stato del 2009 è stata azzerata con tagli di posti letto, blocchi di assunzione, assenza di investimenti minimi e chiusura di ospedali. In tutta la Regione non esiste più nessuna struttura Dipartimento di Emergenza e Assistenza di II° livello. Siamo troppo pochi secondo il Decreto Balduzzi e nel 2017 il Premier Gentiloni quando propose il vigente Piano Operativo Sanitario del Molise con un emendamento su cui alle Camere pose la fiducia per non farlo modificare stabilì che questo ci spettava (bontà sua) e per patologie tempo-dipendenti ci si poteva convenziare con strutture accreditate. Dal 21 febbraio 2020 al 21 febbraio 2021 il Sistema Italia ha trovato il tempo di occuparsi di tutto ma non si è accorto dei fantasmi invisibili di una Terra che non esiste e non merita di essere narrata. Nemmeno quando muore.
Campobasso, 21 febbraio 2021
Il Presidente Onorario
Michele Petraroia
Alla cortese attenzione
Presidente della Camera dei Deputati
On. Roberto FICO
ROMA
Presidente del Senato della Repubblica
Sen. Elisabetta ALBERTI CASELLATI
ROMA
E p.c.
Capo Dipartimento Protezione Civile
Dott. Angelo BORRELLI
ROMA
Presidente della Conferenza delle Regioni
Dott. Stefano BONACCINI
BOLOGNA
Presidente Nazionale A.N.C.I.
Dott. Antonio DE CARO
BARI
Oggetto: Tutela della Salute in Molise. Nota.
Pur consapevoli degli innumerevoli impegni istituzionali connessi con la risoluzione della crisi politica, ed in attesa che entri in carica nel pieno delle proprie funzioni il nuovo Governo, segnaliamo al Presidente del Senato e al Presidente della Camera dei Deputati, la situazione di estrema sofferenza in cui versa il sistema sanitario regionale del Molise. Un terzo della popolazione regionale è in zona rossa, il numero delle vittime è poco al di sotto di quello della Basilicata che ha il doppio degli abitanti, i posti letto in terapia intensiva sono al limite visto che è stata avanzata istanza alla piattaforma nazionale, gli ospedali a partire dal “Cardarelli” di Campobasso sono in forte affanno per l’elevato numero di ricoveri COVID, i livelli essenziali di assistenza non sono più garantiti, è pressocchè impossibile accedere alle strutture ospedaliere per interventi, terapie o cure per le patologie croniche ed è ad alto rischio anche il ricovero per casi di urgenza-emergenza o per patologie tempo-dipendenti. Carenze d’organico, assunzioni di operatori sanitari a partita IVA, ritardi nell’attivazione di posti letto aggiuntivo per COVID, fragilità del 118, sofferenza dei Medici di Famiglia, USCA in difficoltà, elevato rischi di contagi nelle strutture ospedaliere e strumentazione tecnico-diagnostica inadeguata. In questo contesto permangono i conflitti di competenza tra Commissario ad Acta nominato ex-legge 159/2007 e s.m.i. e Presidente della Regione, che agisce ai sensi del D.lgs. n.1/2018 di modifica della legge n.225/1992. Il recente D.L. n.150 del 4.11.2020 a parità di condizione tra Calabria e Molise ha limitato i suoi effetti giuridici alla sola Calabria.
Onde evitare il permanere di una sostanziale sospensione dei diritti costituzionali in Molise e indurre lo Stato che ha esautorato gli Organi Regionali nella gestione sanitaria dal 29.07.2009 ai sensi della legge n.159/2007 e s.m.i.; ad intervenire per garantire i livelli essenziali di assistenza, così come chiesto con note formali già dal 6 marzo 2020, si sollecita ogni utile iniziativa istituzionale del Parlamento nei confronti del futuro Governo, a tutela e salvaguardia dei cittadini molisani.
Distinti saluti
Campobasso, 9 febbraio 2021
Il Presidente
Lidia De Sanctis
Il Vice-Presidente
Anna Spina
Il Presidente Onorario
Michele Petraroia