La Commissione di Valutazione tecnico – sanitaria esaminerà i 5 ricorsi presentati da cittadini esclusi su 1.064 richieste.
La Commissione tecnico – sanitaria insediata per istruire le 1.064 domande di accesso al sostegno per i non autosufficienti per il 2013 tornerà in riunione per esaminare i 5 ricorsi presentati da cittadini esclusi.
La procedura amministrativa per la prima volta ha demandato ad un organo scientifico la valutazione sull’ammissibilità delle richieste disciplinando secondo le norme di legge nazionali le patologie gravi e gravissime a cui far riferimento.
Il lavoro istruttorio si è concluso con la presa in carico di n. 294 adulti e n. 54 minori, con il riconoscimento di idoneità di n. 310 domande su cui si è registrata la mancata copertura finanziaria e con il rigetto delle altre istanze su cui si poteva chiedere il riesame.
E proprio sui 5 ricorsi l’Organo tecnico – sanitario, insediato con provvedimento amministrativo, farà gli accertamenti istruttori valutando caso per caso in ordine alle linee guida nazionali che regolano il funzionamento del Fondo per la Non Autosufficienza.
Quale Assessore pro-tempore alle Politiche Sociali sono a disposizione per ricevere i familiari dei pazienti affetti da patologie invalidanti e come è capitato in altre circostanze non ho alcun problema a recarmi in Ospedali, strutture riabilitative socio-sanitarie o in private abitazioni per incontrare gli stessi pazienti e le loro famiglie.
Ma questa attenzione umana, che si fonda sul rispetto del dolore e della sofferenza, esula dal rispetto per le regole che disciplinano l’accesso al Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza, su cui l’Assessore Pro-Tempore non ha e non deve avere alcun ruolo.
L’Assessore ha un’altra funzione che, per quel che mi riguarda, ho cercato di esercitare al meglio portando il riparto ministeriale per il Molise da 1,8milioni di euro per il 2013 a 2,3milioni di euro per il 2014, proponendo la legge quadro sulle politiche sociali approvata dal Consiglio Regionale a maggio scorso e predisponendo un Piano Triennale 2015-2017 che aiuti le famiglie e i pazienti affetti da patologie gravi e gravissime.
Il nuovo modello gestionale, in cui si separano le competenze delle strutture amministrative dai ruoli di indirizzo della politica, rappresenta un elemento di discontinuità meritorio e non negoziabile, come conferma anche l’allegata nota di chiarimento della struttura amministrativa su uno dei ricorsi presentati.
Campobasso, 13 agosto 2014
Michele Petraroia
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Alla c.a. Redazione Giornale
PRIMO NUMERO
Oggetto : FNA 2013. Programma Attuativo “per le persone in condizioni di dipendenza vitale da assistenza continua e vigile e minori con grave disabilità residenti nella regione Molise . Chiarimenti.
Il Programma Attuativo per le persone in condizioni di dipendenza vitale da assistenza continua e vigile e minori con grave disabilità residenti nella regione Molise, finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali per un importo di euro 1.897.500,00, approvato dalla Giunta Regionale con provvedimento del 6 settembre 2013, è rivolto a pazienti che presentano bisogni con un elevato livello di complessità, in condizione di dipendenza vitale da assistenza continua e vigile. In particolare, potevano inoltrare domanda:
– persone con gravi patologie degenerative non reversibili in ventilazione meccanica assistita o NIV a permanenza 24h o coma, ivi compresi pazienti affetti da SLA ;
– persone con grave stato di demenza valutato sulla base della scala CDRs (Clinical Dementia Rating scale), con punteggio 4;
– persone con patologie ad andamento cronico degenerativo con pluripatologia (valutate sulla base della scala di valutazione CIRS (Cumulative Illness Rating Scale) a 14 item, con indice di severità uguale o maggiore di 3 e con indice di comorbilità uguale e maggiore di 3 e con almeno altre due patologie, non concorrenti, oltre la principale;
– persone con gravissimi disagi psichici o intellettivi o sordo cecità che necessitano di assistenza vigile 24h con grave rischio per la loro incolumità vitale;
– persone con celebro lesioni o stati vegetativi che necessitano di assistenza vigile 24h con grave rischio della loro incolumità vitale.
L’intervento prevede la piena partecipazione delle Amministrazioni comunali che dovevano garantire la massima divulgazione del Programma presso le proprie comunità, promuovendo l’adesione dei cittadini interessati e raccogliendone le istanze;con nota dell’11 ottobre 2013 la struttura assessorile, impegnata a coordinare le fasi preliminari della realizzazione del Programma interfacciandosi con le amministrazioni comunali, aveva fornito le seguenti precisazioni: “Il numero dei pazienti previsto, individuato in 220 casi, scaturisce da rilevazioni rese dall’A.S.Re.M sulla base delle persone seguite in ADI che presentano condizioni cliniche severe. Le situazioni descritte al punto A) nella parte “destinatari” devono essere certe, comprovate da documentazione sanitaria rilasciata da centri specializzati e/o specialisti, non si riterranno sufficienti pertanto verbali per il riconoscimento dell’invalidità civile e accompagnamento o invalidità rilasciate ai sensi della legge 104/92 di cui certamente tali persone sono in possesso, né certificazione del solo medico di medicina generale. Quando è richiesto dal Programma, i familiari, a loro cura, dovranno in sede di inoltro dell’istanza di adesione allegare la scala di valutazione. Pare evidente,ad esempio, che patologie legate ad una età avanzata quali la demenza senile o patologie ad andamento cronico invalidante se non accompagnate da pluripatologia non saranno ammesse”.omissis Si segnala che, effettuata una attenta e rigorosa selezione delle domante corredate dalla documentazione clinica, le Amministrazioni comunali inoltreranno nelle forme più appropriate per la tutela di dati sensibili la domanda, le certificazioni sanitarie, la lettera di incarico all’assistente sociale ed il PAI”.
Tanto premesso, per quanto riguarda il caso in esame, l’istanza presentata per la sig.ra Costantina è composta dalla domanda di adesione, con allegati un certificato redatto dal medico di medicina generale, da una scala CIRS, peraltro non firmata, con punteggio : indice di severità 3,07 e indice di comorbilità di 8, scala la cui compilazione competeva esclusivamente ad un medico ed il PAI, redatto dall’assistente sociale che nella relazione ripropone le diagnosi del medico di base non fornendo utili indicazioni sugli aspetti sociali e familiari.
Le motivazioni di esclusione della sig.ra dal Programma, non sono quelle dichiarate nell’articolo “pur avendo tutti i requisiti per accedere al bonus economico ne sono stati esclusi per mancanza di soldi” ma la seguente CIRS =3 senza documentazione comprovante ed Alzheimer senza CDR”. Come si evince infatti dal Programma , nella parte sopra citata relativa ai requisiti di ammissione le pluripatologie dovevano essere comprovate da documentazione clinica specialistica e lo stato di demenza da una scala, la CDR che ne misura il grado.
La valutazione circa l’ammissibilità delle istanze è stata curata dalla Commissione regionale costituita con determinazione dirigenziale del Servizio Assistenza sociosanitaria e Politiche Sociali del 30 gennaio 2014, n. 11 formata tra gli altri da due componenti medici.
I criteri utilizzati per l’ammissione al Programma, che non lasciavano margini di discrezionalità, sono stati elusivamente quelli di maggiore gravità e di certezza riguardo alla dipendenza da assistenza continuativa e vigile. A differenza di quanto previsto i casi certi sono stati in numero 607, di cui solo 297 sono rientrati nel Programma perché con più elevati bisogni assistenziali. La valutazione dei medici presenti nella Commissione regionale è stata effettuata esclusivamente, sulla base della documentazione clinica prodotta dai familiari dei pazienti per il tramite dei Comuni. Pur comprendendo le motivazioni addotte dai familiari della sig.ra Costantina, gravati certamente da un oneroso compito assistenziale, corre l’obbligo di smentire la circostanza che motivazioni diverse abbiano potuto impedire l’ammissione della congiunta. Inoltre , nel confermare che la struttura regionale non ha ancora provveduto a fornire le delucidazioni richieste dalla figlia, poiché si era riservata di procedere, acquisite tutte le richieste di chiarimenti da parte degli esclusi, si rappresenta che queste ad oggi sono solo in numero di cinque su 1064 istanze pervenute, circostanza che avvalora, il buon operato della Commissione regionale.
Nell’auspicare di essere stati esaustivi nel fornire i chiarimenti richiesti, si resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore precisazione.
Regione Molise
Direzione Generale della Giunta Regionale Area III
Servizio Assistenza Sociosanitaria
e Politiche Sociali
direttore dott. Michele Colavita