FILIERA AVICOLA. CHI HA MESSO A RISCHIO I DIRITTI DEI LAVORATORI, DEGLI ALLEVATORI E DEI TRASPORTATORI? L’AZIENDA O LA REGIONE?
Il Presidente della Giunta assegnerà le deleghe domani, martedì le formalizzerà nelle sue comunicazioni in Consiglio Regionale e da mercoledì gli Assessori saranno operativi insediandosi nelle rispettive sedi e avviando la ricognizione delle molteplici emergenze aperte in ogni settore.
A fronte di questa tempistica, nota a tutti, è prevista una manifestazione per martedì in Consiglio Regionale degli addetti della filiera avicola preannunciata con un verbale d’assemblea del 5 aprile scorso a firma dei sindacati, degli allevatori e dei trasportatori.
I vertici aziendali sollecitano finanziamenti urgenti per milioni di euro con le modalità del passato e non si premurano di chiarire le ragioni che hanno determinato la crisi della filiera né avanzano proposte concrete a tutela degli allevatori e dei lavoratori.
Con alcuni messaggi telematici già si sollecitano le dimissioni della Giunta e degli Assessori non ancora insediati e che non hanno ancora messo piede in Assessorato perché li si ritiene responsabili dello sfascio della GAM-SOLAGRITAL.
Se fossero sufficienti le mie dimissioni da Assessore per salvare mille posti di lavoro non esiterei a farlo nemmeno per un istante anche in presenza di una strumentalizzazione palese e di una mistificazione ignobile.
Come si fa a sostenere onestamente che la filiera avicola fallisce per colpe della Giunta Frattura? Come si può pretendere ogni 5 mesi, milioni di finanziamento pubblico in assenza di risultati positivi e in presenza di un disavanzo gestionale mensile che oscilla tra i 400 mila e gli 800 mila euro?
La verità è che sono stati commessi errori clamorosi nella GAM-SOLAGRITAL che mettono a repentaglio i diritti dei lavoratori.
I 270 addetti a tempo indeterminato sono stati assunti a novembre in GAM con un inquadramento previdenziale all’INPS in agricoltura che non contempla lo strumento della cassa integrazione straordinaria e dell’indennità di mobilità.
Se la società si ferma, ai lavoratori sarà preclusa questa tutela e dopo qualche mese di cassa ordinaria agricola si ritroverebbero tutti a casa senza lavoro e senza cassa integrazione. Chi ha commesso questo errore perché non si fa da parte anziché scaricare le colpe sulla Giunta Frattura che non è ancora insediata?
I 400 avventizi non vengono menzionati nel Verbale d’Accordo del 26 febbraio 2013 stipulato tra l’ex Presidente Iorio ed il Ministro Lavoro Fornero sull’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, e quindi sono a casa senza tutela.
Dov’erano i vertici della GAM quando la Regione ha firmato quel Verbale? Anche questo sbaglio è imputabile alla Giunta Frattura?
Colpisce che al cospetto di errori così macroscopici ed elementari nessuno abbia sollevato dubbi, perplessità o osservazioni. I lavoratori non possono rappresentare una motivazione per giustificare ulteriori finanziamenti della Regione nel mentre sono stati privati di tutele essenziali per scelte improvvisate, superficiali e approssimate di soggetti che non trovano di meglio che continuare a chiedere altri finanziamenti pubblici, senza ritenere di rendere conto del proprio operato all’azionista di riferimento.
Campobasso, 7 aprile 2013
Michele Petraroia