Care/i compagne/i,
il 3, 4 e 5 novembre si è svolto a Chianciano Terme il Consiglio Nazionale dell’ANPI al quale abbiamo partecipato io e la compagna Anna Spina del Coordinamento Nazionale Donne Anpi. Abbiamo avuto l’onore di conoscere la nuova Presidente Nazionale, Carla Nespolo. Prima donna e non partigiana alla guida della nostra associazione, due elementi di grande novità. I lavori sono stati aperti dalla relazione del Presidente Emerito, Carlo Smuraglia e successivamente ci sono stati gli interventi delle/dei compagne/i provenienti da tutta Italia. In tanti hanno manifestato preoccupazione per il dilagare di nuove forme di fascismo, fondate sull’aspirazione all’arrivo dell’uomo forte e alla costruzione di un’alternativa ai sistemi democratici.
Diverse sono le motivazioni. Ciò è dovuto al mutamento della situazione politica complessiva non solo in Italia o in Europa ma soprattutto nel mondo. Da una parte c’è stato un indebolimento della sinistra, con una contemporanea decadenza dei partiti socialisti, che in molti casi si sono indeboliti ed in altri sono diventati pressochè irrilevanti; dall’altra, invece, c’è stato il prevalere di spinte conservatrici ed egoistiche, fino alla xenofobia e al razzismo per arrivare alla destra nera. Purtroppo a favorire ogni forma protestataria sono anche i movimenti e i partiti che praticano e diffondono l’antipolitica e su questa i fascisti si trovano a loro agio, ponendosi come l’unica vera alternativa possibile. Si registra una decadenza generale dell’etica e dei costumi, i falsi valori emersi negli anni del berlusconismo non sono mai scomparsi, mentre quelli che risultano dalla Carta Costituzionale spesso sono dimenticati o sottovalutati, la corruzione aumenta sempre di più e la criminalità organizzata ancora non si riesce completamente a sconfiggere. In tale contesto diventa sempre più forte il problema dei giovani, costretti ad emigrare per trovare un lavoro, della formazione, della crisi economica, ed in particolare nel mezzogiorno, con perdite di posti di lavoro.
Infine si è affrontato l’argomento Politica, che difficilmente si può definire Buona Politica secondo quanto previsto dall’art. 48 della Costituzione. L’attuale politica fa di tutto per allontanare i cittadini dalle istituzioni e dai partiti, compromettendo la democrazia che invece richiede partecipazione, impegno collettivo, dei singoli e di gruppi associati, per il bene comune. L’Anpi non è e non sarà mai un partito politico ma è e sarà sempre contraria all’antipolitica. La Buona Politica si costruisce tutti insieme, con l’impegno e la partecipazione. Nell’attuale panorama ciò che continua ad imperversare e crescere è stata definita da Smuraglia la “cattiva politica”, come ad esempio per la legge elettorale “Rosatellum” che è passata con il voto di fiducia ad entrambe le Camere, eliminando ogni forma di discussione. “E la discussione, in tema di legge elettorale, è un’autentica aberrazione, tanto più grave in quanto, ancora una volta, si reca un grave vulnus, anche di merito alla rappresentanza e dunque, alla sovranità popolare” (cit. Smuraglia).
Ciò porterà i cittadini a reagire, in modo contrario ai principi dettati dalla Costituzione, con l’astensione al voto e alla partecipazione oppure inseguendo forme di populismo prive di una reale prospettiva.
In questa situazione cosa può fare l’Anpi? Essere impegnata a diffondere e a far valere i valori della Resistenza, della Costituzione, dell’Antifascismo ma anche dei diritti di libertà e dei diritti sociali, della pace, della giustizia ed equità sociale. L’Anpi deve essere sentinella della storia ma al tempo stesso deve essere sentinella affinchè i diritti sanciti dalla Costituzione siano applicati e rispettati.
Dopo queste giornate di Chianciano nel confrontare l’esperienza dell’Anpi Molise con quello che è emerso durante il dibattito nazionale posso affermare che l’Anpi Molise sta egregiamente portando a conoscenza di tutti noi e del territorio molisano le storie di tanti uomini e tante donne che hanno combattuto per la libertà e diffondendo i valori dell’Antifascismo.
Ma dobbiamo fare di più! Dobbiamo aumentare il nostro impegno per contrastare tutte le nuove forme di fascismo, che diventano sempre più violente e pericolose, e per difendere ed attuare i principi ed i valori della Costituzione, puntando sulle azioni positive per far sì che la stessa possa essere attuata ed applicata poiché ciò che viene disciplinato dalla Carta Costituzionale è ben lontano dalla realtà. C’è molto da fare per rimuovere gli “ostacoli” che impediscono “il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art.3); così come in riferimento alla tutela del “paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione” (art.9), solo per fare qualche esempio.
La Costituzione deve rappresentare un linea guida per tutta la nostra vita politica, sociale e civile.
Non dobbiamo commettere l’errore di cadere nell’apolitica. L’apolitica rischia di essere la madre dell’antipolitica e del qualunquismo populista. Cosa ben diversa è la Politica, intesa come valore cardine della democrazia e non per niente posta a base della nostra Costituzione.
Ora e sempre Resistenza!
Campobasso, 09 novembre 2017
Direttivo Regionale ANPI Molise
Elisabetta Brunetti