Occhi lucidi tra i molisani delle Federazioni e Associazioni estere che hanno potuto condividere le emozioni della visita di Papa Francesco a Campobasso, Castelpetroso e Isernia.
È toccato alla delegazione argentina intervenire alla funzione religiosa con Dante Ricchiuti, originario di Carovilli e residente a Buenos Aires, leggere la preghiera dei fedeli con cui si è rivolto un pensiero a 150 anni di emigrazione molisana e a 900 mila oriundi che vivono nei cinque continenti.
Dante ha provato nei giorni precedenti a limare il suo accento argentino ma non ha potuto nascondere la commozione quando è salito sull’altare per condividere per qualche attimo in mondovisione una celebrazione insieme a Papa Bergoglio.
Sapeva di parlare a nome di tutti quei molisani partiti dalla loro terra in direzione dell’ignoto per cercare lavoro, progresso e rispetto.
Durante i lavori del Consiglio dei Molisani nel Mondo era intervenuto per raccontare del lungo colloquio fatto a Buenos Aires con Renzo Tedeschi, il fratello di Padre Giuseppe, prima di partire per Campobasso, e rivolgendosi ai Giovani della Consulta provenienti dall’estero, ha ricordato l’opera, le azioni ed il martirio di un migrante di Jelsi che accoglieva gli indios ed i migranti nel barrio della periferia della capitale argentina.
L’Associazione che porta il nome di Padre Josè Tedeschi non può che ringraziare Dante Ricchiuti e l’intera delegazione argentina del Consiglio dei Molisani nel Mondo per aver proposto di tenere ogni anno il 6 dicembre la Giornata dell’Emigrazione Molisana in ricordo della tragedia della miniera di Monongah (USA) in cui il 6.12.1907 morirono 87 emigrati molisani, prevedendo un riconoscimento intitolato a Padre Giuseppe Tedeschi ad una personalità molisana che si sia distinta nel campo del sociale, del volontariato, della cultura, delle istituzioni e dello sport.
L’accoglimento di questa proposta argentina dal Consiglio dei Molisani nel Mondo rappresenta per la nostra Associazione un atto di sensibilità e di attenzione che ci incoraggia a perseverare nel nostro impegno quotidiano in favore di chi non ha voce, e che registra risultati belli ed inaspettati come quello del giovane molisano di Rosario (Argentina) Federico Palermo, originario di Ripalimosani, che ha proposto di adottare a distanza alcuni bambini dell’orfanotrofio di Ngaoundéré in Camerun dove opera anche la volontaria dell’Associazione Padre José Tedeschi.
Per chi ascolta con il cuore serve poco per capire e agire in direzione del bene.
Campobasso, 8 luglio 2014
Il Presidente Per il Coordinamento
Maria Perrotta Chiara D’Amico