Un Giubileo Straordinario della Misericordia annunciato da Papa Francesco per far riflettere l’umanità sul valore del perdono e sulla forza dell’amore verso i più poveri, gli umili, i malati ed i perseguitati.
Dal messaggio evangelico proviene la fragilità dell’uomo che trova la propria esaltazione nel tradimento di San Pietro, la figura a cui venne affidata la cristianità.
Nutrire misericordia verso chi sbaglia e non ergersi a censore fallace della verità. Offrire sempre una nuova opportunità a chi è caduto in errore, aiutandolo a rialzarsi attraverso il perdono senza cedere al rigore fasullo dei peggiori farisei che autocelebrano la propria ipocrisia puntando l’indice verso il prossimo. C’è sempre un untore da additare al popolo affinchè il colpevole si salvi e l’innocente venga punito.
Il Movimento Regionale dei Cristiano Sociali è rimasto colpito sia dall’affermazioni di Papa Francesco sulla durata breve del Pontificato e sia dalla scelta rivoluzionaria di indire un Giubileo Straordinario sulla Misericordia fatto più unico che raro anche nella storia millenaria della cristianità. Porgere l’altra guancia è un altro insegnamento evangelico di cui si sono perse le tracce nel corso dei secoli, nel mentre sono tantissimi i richiami all’occhio per occhio, dente per dente.
Papa Francesco ribalta la visuale dei valori della chiesa e chiama i cristiani ad interrogarsi sulle loro scelte di vita per indurli a coltivare il dubbio e a non fermarsi allo stereotipo del credente che va a messa e dimentica di aiutare chi ha bisogno.
La comunità molisana può guardare con fiducia a questo messaggio colmo di speranza del Papa che ci ha scelto come periferia da visitare in sostituzione delle città più ricche e blasonate d’Italia. Al cospetto di un vuoto cosmico di unità di intenti, solidarietà e senso di comunità, il Molise rischia di smarrirsi in un individualismo esasperato, di una lotta d’interesse di tutti contro tutti. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, altrimenti eviti di seminare odio in un territorio alle prese con problematiche che scaturiscono da scelte egoistiche dei ricchi del mondo che impongono la loro austerità per togliere diritti ai poveri di Atene e per mantenere i propri privilegi a Berlino.
La comunità molisana si ispiri con fiducia al messaggio di Papa Francesco e segua il suo insegnamento di semplicità, unità e fratellanza. Insieme sarà dura, ma non sarà impossibile salvare il Molise.
Campobasso, 14 marzo 2015
Coordinatore Movimento Regionale Cristiano Sociali
Piera Liberanome