“Non credo
al diritto dei più forti,
al linguaggio delle armi,
alla potenza dei potenti.
Voglio credere
ai diritti dell’uomo,
alla mano aperta,
alla potenza dei non-violenti.
Non credo alla razza o alla ricchezza,
ai privilegi, all’ordine della forza e dell’ingiustizia:
è un disordine.
Non credo di potermi disinteressare
a ciò che accade lontano da qui.
Voglio credere che il mondo intero
è la mia casa e il campo nel quale semino,
e che tutti mietono ciò che tutti hanno seminato.
Non credo
di poter combattere altrove l’oppressione,
se tollero l’ingiustizia qui.
Voglio credere che il diritto è uno,
tanto qui che altrove,
che non sono libero finché un solo uomo è schiavo.
Non credo che la guerra e la fame siano inevitabili
e la pace irraggiungibile.
Voglio credere all’azione semplice,
all’amore a mani nude,
alla pace sulla terra.
Non credo che ogni sofferenza sia vana.
Non credo che il sogno degli uomini resterà un sogno
e che la morte sarà la fine.
Oso credere invece, sempre e nonostante tutto,
all’uomo nuovo.
Oso credere al tuo sogno…
un cielo nuovo, una terra nuova dove abiterà la giustizia”.
(Dorothee Solle, teologa protestante)
Con l’augurio che questo Natale possa scaldare il cuore di chi soffre e illuminare l’animo umano, affinché ognuno possa capire che siamo fratelli al di là dei confini e oltre ogni muro.
Il Comitato Direttivo
Lidia De Sanctis, Anna Spina, Elisabetta Brunetti, Roberta Iacovantuono, Chiara D’Amico, Annamaria Evangelista, Michele Petraroia.