Alla cortese attenzione:
Presidente del Consiglio
dei MINISTRI
Prof. Giuseppe CONTE
Palazzo Chigi – ROMA
E p.c.
Ministro della DIFESA
On. Lorenzo GUERINI
Palazzo Baracchini – ROMA
Ministro della GIUSTIZIA
On. Alfonso BONAFEDE
Via Arenula – ROMA
Ministro dell’INTERNO
Dott.ssa Luciana LAMORGESE
Palazzo Viminale – ROMA
Vice Presidente del Consiglio
Superiore della Magistratura
Avv. David ERMINI
Piazza dell’Indipendenza – ROMA
Prefetto di Foggia
Prefetto di Benevento
Prefetto di Avellino
Prefetto di Potenza
Prefetto di Campobasso
Rappresentanze del Partenariato
Istituzionale, Economico e Sociale
LORO SEDI
APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: “Si ripristini la legalità in provincia di Foggia!”
I fenomeni cruenti dei primi giorni del 2020 nel territorio della Provincia di Foggia ci confermano che è stato superato ogni limite da parte della criminalità organizzata con una sfida allo Stato e alle Istituzioni Democratiche che non può essere tollerata.
Non passa giorno che non si verifichino episodi inquietanti, estorsioni, attentati intimidatori, rapine, racket, pizzo, furti, caporalato, spaccio di stupefacenti, gioco d’azzardo, sfruttamento della prostituzione, vessazioni, minacce, e tentativi di controllare appalti, subappalti, gare pubbliche e forniture di prestazioni, beni e servizi alle amministrazioni statali e agli enti locali. Comuni sciolti per mafia e oltre 300 persone assassinate negli ultimi 20 anni con una ferocia inusitata.
LIBERA CONTRO LE MAFIE ha giustamente promosso una nuova Manifestazione per il 10 gennaio a Foggia e nostre delegazioni saranno sul posto insieme a Don Luigi Ciotti per dare coraggio ad una popolazione intimidita, allarmata e sfiduciata.
Il nostro APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI è che lo STATO riprenda il controllo di quel territorio, ripristini la legalità e garantisca la sicurezza ai cittadini, alle famiglie e alle imprese.
Il Governo, presieduto da un rappresentante della Provincia di Foggia, ha il dovere di adottare provvedimenti urgenti ed efficaci come, in via straordinaria, in altri periodi è stato fatto in Sicilia, in Campania e in Calabria in circostanze eccezionalmente simili.
Bisogna potenziare gli organici della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, dotare gli investigatori di strumenti più moderni e sofisticati, riaprire i Tribunali di Lucera e Melfi per garantire una più rapida ed efficiente amministrazione della giustizia finalizzata a riavvicinare lo Stato ai cittadini e a restituire fiducia nelle Istituzioni Democratiche.
Si effettui un controllo serrato sull’attività della pubblica amministrazione e si proceda a stroncare le centrali di spaccio di stupefacenti e ogni altra azione criminosa, perpetrata in modo sfacciato come il caporalato, la rete della prostituzione, le rapine e i furti, utilizzando esplosivi, o le estorsioni agli esercizi commerciali.
Nelle Forze di Polizia e nella Magistratura sono molteplici le competenze maturate sul campo nel contrasto alla criminalità organizzata nell’area foggiana che si estende ben oltre la Provincia e coinvolge zone sempre più estese dei territori contermini del Molise, della Campania e della Basilicata.
La risposta dello Stato agli attentati di questi giorni deve ulteriormente essere potenziata e implementata anche al fine di contrastare con maggiore efficacia vecchie e nuove mafie che si mescolano in un coacervo di efferatezze spietate e in cui permangono irrisolti i problemi di lavoro e di diritti che meriterebbero di essere affrontati con efficacia e determinazione.
Campobasso, 08 gennaio 2020
Libera contro le Mafie:
Molise – Franco Novelli
Foggia – Sasy Spinelli
Basilicata – Gerardo Melchionda
Benevento – Michele Martino
Avellino – Emilia Noviello
Presidio del Vulture/Melfese – Donatina Allamprese
Anpi:
Molise – Loreto Tizzani
Foggia – Michele Galante
Basilicata – Michele Petraroia
Benevento – Americo Ciervo
Avellino – Giovanni Capobianco
Associazione “Giuseppe Tedeschi”
Presidente Lidia De Sanctis
Coordinatrice Roberta Iacovantuono
Don Alberto Conti
Scuola di Formazione all’Impegno
Sociale e Politico “Paolo Borsellino”