ANPI. Il Presidente Nazionale Carlo Smuraglia risponde a 70 Senatori del PD con un nota a L’UNITA’ che chiarisce il ruolo dell’Associazione ed il metodo democratico seguito in un percorso di due anni conclusosi al Congresso per il NO al Referendum sulla Costituzione (347 voti a favore e 3 astenuti).
La lettera allegata del Presidente Nazionale dell’ANPI indirizzata a 70 Senatori del PD è una pietra miliare che aiuta a ritrovare la bussola della democrazia chiarendo che le ragioni del NO al Referendum sulla Costituzione vengono da un confronto congressuale interno avviato già dal 2015 che ha coinvolto decine di migliaia di iscritti.
Come viene ricordato nella nota, l’ANPI si schierò contro la “legge truffa” del 1953, scese in piazza contro il Governo Tambroni, sostenuto dai fascisti, nel 1960 e si è mobilitata ogni volta che la Costituzione è stata oggetto di attacchi, stravolgimenti o deformazioni.
Se nei congressi dell’ANPI si sono registrati oltre 25 mila voti a favore del NO al Referendum contro 25 SI, non si può non tenerne conto come Associazione al di là di chi legittimamente la pensa diversamente e si posiziona sulle ragioni del SI.
Domani, all’evento promosso insieme alla Fondazione Giuseppe Di Vittorio, una delle voci più autorevoli dell’ANPI Nazionale, Carlo Ghezzi, argomenterà a Campobasso le ragioni del NO al Referendum ribadendo l’impegno dell’Associazione a tutelare la Carta Costituzionale con una forte mobilitazione popolare che mette al centro la difesa della libertà e della democrazia.
Campobasso, 25 maggio 2016
Presidente ANPI Molise
Loreto Tizzani