L’agricoltura ha rappresentato da sempre l’interfaccia diretta tra ecosistema e società. Nel corso dei secoli ha contribuito alla costituzione e alla salvaguardia di una grande varietà di habitat seminaturali di grande pregio, svolgendo un ruolo fondamentale nel preservare l’equilibrio dell’ambiente e nella conservazione della biodiversità; ha plasmato il paesaggio, creando angoli meravigliosi, scorci magici e ambienti suggestivi, costruiti dall’unione felice tra opera dell’uomo e ambiente naturale e ha preservato il territorio, minacciato da frane ed erosioni.
I modelli di sviluppo sino ad ora attuati hanno, invece, messo a rischio i beni comuni, suolo, aria e acqua indispensabili per la nostra vita e per quelle delle generazioni a venire. Il solo consumo di suolo in Italia è cresciuto, negli ultimi cinque anni, al ritmo di oltre 8 metri quadrati al secondo, pari al 6,9% del territorio nel 2010 che si quantifica in una perdita di più di 340 mq all’anno per ogni italiano. Questo è quanto emerge da uno studio dell’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra) sull’andamento del consumo di suolo dal 1956 al 2010.
Anche l’attività agricola condotta in modo “intensivo” ha contribuito al degrado ambientale, a causa di alcuni processi dell’intera catena produttiva che si sono ripercossi negativamente sull’ecosistema, come ad esempio l’uso eccessivo di antiparassitari e di fertilizzanti, pratiche inadatte di bonifica o di irrigazione, come pure un alto grado di meccanizzazione, un utilizzo improprio della terra e una gestione errata dei reflui e dei rifiuti prodotti.
L’Associazione degli Ecologisti Democratici del Molise ritiene indispensabile attuare un modello di sviluppo diverso, investendo in un agricoltura che nell’accezione di “qualità” racchiuda la sostenibilità delle sue produzioni, pianificando una corretta gestione del territorio a difesa del suolo fertile e attivando sistemi integrati di ricerca scientifica finalizzati all’introduzione di innovazioni nei settori del controllo biologico e integrato delle avversità delle piante e all’individuazione di tecniche colturali, sistemi di allevamento, specie e cultivar autoctone che comportino un minore impiego di risorse naturali e minore dispendio energetico. Essenziale sarà il coinvolgimento di tutte le competenze presenti sul territorio, nell’assunzione consapevole di scelte che impegnano il nostro presente e il futuro delle giovani generazioni.
Tutto ciò a tutela dell’ambiente e a garanzia della produzioni locali, dell’occupazione e del reddito degli operatori del settore agricolo e agroalimentare, comparto strategico in Molise se ne discuterà Giovedì 21 febbraio 2013 alle ore 15.30 a Campobasso presso la sede elettorale in Via Manzoni, 109.
Interverranno Anna Pellecchia – Circolo Eco.Dem Campobasso, Michele Petraroia – Vice-Presidente Commissione Agricoltura Regione Molise, Loredana Pietroniro – Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio, Giovanni Sardella – Circolo Eco.Dem Medio Molise, Antonio De Cristofaro – Docente di Entomologia Generale e Applicata presso l’Università degli Studi del Molise, Simone Gentile che porterà l’esperienza di Castel del Giudice.
Le conclusioni saranno affidate all’On. Siro Marrocu – Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
Campobasso, 20 febbraio 2013
P/Gli Eco.Dem Molise P/Il Circolo Eco.Dem Campobasso
Piera Liberanome Salvatore Ciocca