ACQUA PUBBLICA. SI VALORIZZI LA VOLONTA’ UNANIME A COSTITUIRE UNA SOCIETA’ CONTROLLATA al 100% DA COMUNI E REGIONE, A CUI AFFIDARE LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO, SENZA RICORRERE ALLA GARA ! SE TUTTI CONDIVIDONO QUESTA SOLUZIONE, PERCHE’ CI SI DIVIDE ?
Per evitare l’affidamento del servizio idrico integrato tramite una gara che determinerebbe, al di là delle enunciazioni di principio, la privatizzazione della gestione, occorre tradurre nell’articolato di legge le volontà espresse a più riprese, e in più sedi, dalle diverse forze politiche presenti in Giunta ed in Consiglio Regionale. Se sussiste la disponibilità a modificare l’assetto societario dell’Azienda Speciale MOLISE ACQUE trasferendone il controllo ai comuni per almeno il 51%, così che l’EGAM a seguire potrebbe ricorrere all’affidamento del servizio senza ricorrere alla gara, lo si faccia prevedendolo nell’articolato della proposta di legge n.136/2016, con tutti i risvolti di carattere economico, patrimoniale, gestionale e operativo. E’ sufficiente una ricognizione sui costi, sulle modalità di contabilizzazione e di partecipazione finanziaria da parte dei comuni, dopodiché chiariti i risvolti sul personale e sulle coperture economiche dell’operazione a sostegno dell’EGAM e delle amministrazioni comunali, già dalla prossima seduta del Consiglio del 7 marzo maturano le condizioni per approvare il provvedimento all’unanimità. Se ci si rende conto che la dichiarazione fatta dal Presidente della Giunta nella seduta d’Aula di oggi sul passaggio della maggioranza di controllo di MOLISE ACQUE dalla Regione ai Comuni, si rivelasse impercorribile sia sul piano finanziario che amministrativo, si può prevedere in modo più semplice, immediato ed efficace, di costituire una società pubblica ad hoc, come ABC del Comune di Napoli, controllata a maggioranza dai comuni e con la partecipazione di MOLISE ACQUE, si approvano gli emendamenti presentati d’intesa col Forum dell’Acqua Pubblica, con la Rete dei Sindaci e con diverse Associazioni, Comitati e Organizzazioni, e ci si dota di una legge regionale che contiene nel proprio articolato la possibilità di affidare la gestione del servizio idrico a tale società pubblica e senza ricorrere alla gara. Qualora non ci fosse la disponibilità a tradurre nella proposta di legge n. 136/2016 né le dichiarazioni di principio rilasciate oggi dal Presidente della Giunta sulla trasformazione dell’Azienda Speciale MOLISE ACQUE, e persistesse un orientamento teso ad approvare una legge manifesto che rinvierebbe all’EGAM la scelta di procedere alla gara o meno, e senza costruire le condizioni giuridiche, normative, finanziarie e gestionali propedeutiche all’affidamento in house del sevizio, ci si ritroverebbe al cospetto di un’ipotesi rischiosa e non condivisibile.
Campobasso, 3 marzo 2017
Michele Petraroia