In nome di Padre Giuseppe Tedeschi, a cui è intitolata la nostra Associazione Sociale e Culturale, raccogliamo l’appello di Maria Radu, la vedova del bracciante rumeno morto sul lavoro nelle campagne di Campomarino il 29 luglio 2008 e saremo presenti alla manifestazione sobria promossa in suo ricordo nel luogo dove venne lasciato morire dall’ignavia umana, dall’indifferenza della società moderna e dalla paura di chi raccoglieva i pomodori con lui, che preferì scappare anziché chiamare i soccorsi.
Padre Josè era un migrante italiano giunto in Argentina a 16 anni e da sacerdote salesiano accolse nel Barrio poverissimo di Villa Itati a Buenos Aires gli indios e gli immigrati del Paraguay, della Bolivia, del Perù e del Cile, in nome dell’uguaglianza di tutti gli esseri umani.
E questo suo messaggio ci ha spronato ad adoperarci fin dal 29 luglio 2008 per rintracciare i familiari di Gheorghe Radu, aiutarli ad ottenere dignità e sostenere la loro giusta richiesta di giustizia.
Continueremo a lottare insieme a Maria e Valentina Radu e al fianco dei rifugiati arrivati in Molise, dei tanti immigrati senza diritti che vivono al nostro fianco e dei loro bambini che hanno diritto alla cittadinanza italiana, all’istruzione e alla scuola.
Proveremo a rompere il muro del silenzio e a superare le barriere dell’egoismo per affermare la cultura della reciprocità, dell’integrazione, dell’accoglienza e della solidarietà tra tutti i popoli della terra.
Campobasso, 25 luglio 2012
Per l’Associazione Tedeschi
Chiara D’Amico