Le recenti dichiarazioni del boss della Camorra Schiavone in materia di traffico dei rifiuti tossici in Molise confermano i timori sollevati da tempo dagli ECO.DEM ed obbligano le istituzioni ad accelerare il riordino dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale attraverso una legge che ne consolidi le competenze e ne riformi gli Organi per adeguarli alle nuove disposizioni comunitarie e nazionali, ricordate anche nelle ultime osservazioni della Corte dei Conti sugli Enti Sub-Regionali.
I cittadini chiedono tutele, vogliono avere garanzie e non sono disposti a tollerare ulteriori ritardi su una questione che genera paura, apprensione e preoccupazione.
Nella proposta di legge finanziaria 2014 all’art. 14 sono menzionati altri Enti Regionali da riformare per adeguarli alle nuove regole nazionali, e probabilmente, per mero errore non è stata inserita anche l’ARPA tra le altre Aziende da riordinare.
Il confronto pubblico non può svilupparsi sulla questione economica sollevata da una parte della RSU che si limita a chiedere 1,5 milioni di euro in più da inserire nel Bilancio Regionale ma non spende una parola sul funzionamento e sull’organizzazione interna dell’ARPA?
Non è un fatto solo di soldi se bastano 8 milioni l’anno o ne servono 9,5 milioni. Si tratta di capire come lavora l’ARPA, quali risultati produce, quale attività conduce, come interviene sul territorio, com’è strutturata al proprio interno, quali compensi garantisce ai dirigenti e a chi opera in rapporto esterno o interno con l’Agenzia.
La sfida non è sulla conservazione dell’esistente che non ci appassiona, altrimenti dovremmo dire dov’era l’ARPA in questi anni quando il territorio è stato oltraggiato da interventi impattanti? La sfida è quella del cambiamento e per questo ci sentiamo di sostenere le sollecitazioni di parte del personale dell’ARPA e di tanti cittadini che chiedono alla Regione di riordinare con urgenza ed efficienza l’Agenzia.
Campobasso, 5 aprile 2014
P/Il Coordinamento Regionale ECO.DEM Molise
Anna Pellecchia
Elisabetta Brunetti
Giovanni Sardella
Roberto Quercio
Gabriele Cortona