Approvati nella seduta odierna della Giunta Regionale due importanti atti deliberativi. Con il primo provvedimento è stata avviata l’istruttoria per il bando del servizio civile che dopo i chiarimenti con il Governo hanno visto assegnare al Molise non più 48 unità, ma 54 posti.
Con il secondo provvedimento è stato concluso il percorso sul nuovo atto di organizzazione della dirigenza regionale con l’ulteriore riduzione dei servizi che passano complessivamente da n. 76 a n. 68, comprensivi dei n. 5 Dirigenti d’Area, n. 3 Dirigenze all’Agenzia Molise Lavoro (su cui è in via di approvazione la legge regionale di soppressione), n. 2 Dirigenze per l’Autorità di Bacino, n. 9 Dirigenze presso il Consiglio Regionale e rispettivamente una Dirigenza per l’IRESMO e una Dirigenza per l’ESU.
Il totale dell’organico dirigenziale in servizio è pari a n. 60 unità di cui n. 3 in aspettativa e n. 4 a tempo determinato.
Con l’atto di organizzazione si è proceduto attraverso un percorso sindacale di consultazione a semplificare la macchina amministrativa, ridurre i costi ed ottimizzare la gestione rendendola più fluida ed efficiente.
Nei prossimi giorni saranno pubblicati gli avvisi per mettere a bando i servizi, stipulando a seguire il nuovo contratto triennale con i singoli dirigenti.
Dopo questo adempimento, nominati il Direttore Generale ed i 5 Direttori d’Area, si aprirà il confronto con la RSU, il Comitato Unico di Garanzia e con i sindacati territoriali di categoria per la ridefinizione degli uffici e della pianta organica di tutto il personale con ruoli, incarichi, funzioni e prerogative.
In pratica, dopo un lungo periodo di slittamenti e di proroghe, la Regione Molise si doterà, finalmente, di un nuovo assetto funzionale più efficiente ed efficace che sarà meno costoso e che valorizzerà al meglio il personale interno anche attraverso corsi di formazione ed aggiornamento.
Un risultato importante che andrà ascritto al merito delle organizzazioni sindacali ed al metodo della concertazione e della consultazione contrattuale tra le parti.
Campobasso, 30 settembre 2013
Michele Petraroia