In risposta alle considerazioni critiche fatte da un noto opinionista sulla stampa locale circa le responsabilità delle associazioni ambientaliste, dei movimenti di cittadinanza e in particolare degli ECO.DEM, in ordine allo sviluppo caotico della città di Campobasso, ci permettiamo di dissentire in modo argomentato.
La tutela del verde pubblico, della vivibilità urbana, del recupero delle aree degradate, della ristrutturazione del centro storico e dell’adozione di un Piano Regolatore Generale della città compete agli amministratori comunali e regionali, e non alle associazioni ambientaliste.
Se a Campobasso è ancora in vigore un Piano Regolatore degli anni Settanta, antiquato e inadeguato, è responsabilità degli amministratori locali che nel corso dei decenni non l’hanno aggiornato e non degli ECO.DEM.
A tal proposito ci chiediamo dove fosse il noto opinionista quando la Regione Molise bocciò il nuovo Piano Regolatore Generale approvato dalla Giunta di Augusto Massa per avallare la stipula di un Accordo di Programma tra il Sindaco Giuseppe Di Fabio ed il Commissario Delegato al Terremoto Michele Iorio?
Perché non prese posizione allora contro l’ipotesi di realizzare sull’ex-Romagnoli e nelle aree circostanti la sede della Giunta Regionale e degli Assessorati?
A chi è convenuto bocciare il Piano Massa che definiva con criterio le aree da preservare ed evitare operazioni immobiliari in pieno centro cittadino?
Le associazioni ambientaliste non possono che appellarsi alle istituzioni competenti con petizioni, istanze e manifestazioni pubbliche.
Ed è ciò che gli ECO.DEM hanno sempre fatto in difesa dell’ex-Romagnoli, polmone verde di Campobasso, dell’idea del recupero dei quartieri periferici e del centro storico, con proposte di pedonalizzazione per Piazza Pepe, Via Ferrari, per Corso Vittorio Emanuele e per altre aree da destinare alle famiglie, agli anziani e ai bambini, liberandole dal transito delle automobili.
Oggi gli ECO.DEM insieme a tanti movimenti civici, associazioni degli utenti e forze democratiche, pongono all’attenzione del Consiglio Comunale di Campobasso e degli Assessori Regionali competenti, la richiesta di aprire un dialogo su Rione San Pietro per capire cosa succederà in una fascia di terreno verde che separa la Stazione Ferroviaria, dalla centralissima Via Mazzini e dal Terminal Bus.
Quali altri atti si sollecitano ai cittadini e alle loro associazioni?
Di quali poteri sono investiti gli ECO.DEM in materia urbanistica?
Evidentemente ci preme salvaguardare un idea di città vivibile, in cui confrontarsi sul numero degli appartamenti invenduti, sull’entità del patrimonio immobiliare esistente e su ciò che serve al bene comune e ciò che può essere aggiuntivo e non essenziale.
Abbiamo esposto correttamente le nostre posizioni e sollecitato il Consiglio Comunale di Campobasso, la Giunta Municipale e gli Assessori Regionali che seguono queste materie, e ci attendiamo un loro riscontro ed una loro azione istituzionale di chiarimento.
Se non lo faranno ne risponderanno all’opinione pubblica, alle loro coscienze e alla libera stampa.
Campobasso, 22 ottobre 2012
P/Il Circolo Eco.Dem P/Il Coordinamento Regionale
di Campobasso Eco.Dem
Anna Pellecchia Piera Liberanome
Salvatore Ciocca Elisabetta Brunetti