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Goletta Verde di Legambiente a Termoli Presenta i risultati delle analisi del monitoraggio dei biologi di Legambiente sulla salute del mare del Molise
Data: 01 Agosto 2012 | Categoria: Comunicati Stampa
Termoli, (CB), 01/08/2012 Comunicato Stampa
Goletta Verde di Legambiente a Termoli
Presenta i risultati delle analisi del monitoraggio dei biologi di Legambiente sulla salute del mare del Molise
Foci dei fiumi sul banco degli imputati
Tre dei cinque punti campionati risultati fuori legge
Legambiente: “I risultati del nostro monitoraggio evidenziano come le foci dei fiumi rappresentino la sfida principale per raggiungere l’efficienza depurativa in Molise. Altra priorità è arginare il consumo di suolo e l’avanzata del cemento ”
Buone notizie sul fronte della raccolta differenziata per la plastica:
il Comune di Termoli si aggiudica il premio “Comuni Ricicloni COREPLA – Edizione speciale Mare”
Tre sui cinque i punti campionati sono risultati “fortemente inquinati” in Molise secondo quanto emerso dalla fotografia sulla qualità delle acque regionali scattata con il monitoraggio dei biologi di Goletta Verde di Legambiente. Sotto accusa ancora una volta le foci dei fiumi che dall’entroterra sfociano al mare, ma la depurazione non è la sola nota dolente. Secondo i dati del dossier di Legambiente Mare Monstrum, con 121 infrazioni accertate dalle forze dell’ordine nel 2011, ed una media di 3,4 infrazioni commesse ogni km di costa, il Molise è la terza regione nella classifica nazionale del mare illegale. A destare preoccupazioni anche il consumo di suolo causato dall’invasiva avanzata del cemento. Buone notizie invece arrivano dal settore della raccolta differenziata della plastica: assegnato quest’oggi al Comune di Termoli il premio “Comuni Ricicloni COREPLA – Edizione speciale Mare”.
È questa la sintesi di quanto evidenziato a Termoli dalla Goletta Verde, la celebre campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati. L’istantanea regionale che si evince dai risultati dai prelievi realizzati in Molise dell’equipe di biologi di Legambiente è stata presentata questa mattina in conferenza stampa a bordo della Goletta Verde ormeggiata presso il Porto Turistico Marina di San Pietro. Ad illustrare i dati sono intervenuti Pasquale Lollino, segreteria Legambiente Molise, Vincenzo Ferrazzano, Vice Sindaco di Termoli, Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde e Eleonora Brionne, Comunicazione e Relazioni Esterne COREPLA e un rappresentante della Capitaneria di Porto di Termoli.
Passando al setaccio foci di fiumi e torrenti ma anche spiagge segnalate dai cittadini attraverso il servizio SOS Goletta, senza per questo volersi sostituire al ruolo dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente preposta per legge ai controlli per la balneabilità, i biologi di Legambiente comunque hanno rilevato la presenza di situazioni critiche diffuse sulle coste della provincia di Campobasso, dove ricadono i tre punti risultati fortemente inquinati.
Il primo dei tre prelievi off limits è stato eseguito nel comune di Termoli, presso la Foce del Sinarca in località Lungomare Cristoforo Colombo dove i tecnici di Goletta Verde hanno trovato ad accoglierli acqua di colore marrone ed uno sgradevole odore di fognatura. Non va meglio nel comune di Campomarino, dove il campionamento è stato realizzato alla foce del Biferno, la cui sponda era caratterizzata dalla presenza elevata di rifiuti, anche qui le acque sono state classificate come fortemente inquinate. Ancora guai nel comune di Petacciato, dove, alla Foce del Tecchio, che sfocia direttamente a mare, le analisi riportano acque fortemente inquinate.
Sempre in provincia di Campobasso, sono state controllate anche alcune spiagge in gran parte segnalate dai cittadini come punti critici, ma che hanno registrato livelli di inquinamento batterico entro i limiti di legge: nel comune di Termoli, sulla spiaggia in corrispondenza del Canale Rio Vivo nella Baia a sud di Termoli e nel comune di Campomarino, in località Campomarino Lido, sulla Spiaggia antistante Lungomare Degli Aviatori tra Via Don Luigi Sturzo e Via Einaudi.
I monitoraggi di Goletta Verde in Molise sono stati effettuati il 27 luglio, prima della manifestazione delle fioriture algali osservate lungo la costa molisana. Tuttavia, si può evidenziare che la temperatura media dell’acqua registrata dai tecnici di Legambiente è stata di 28°C, 2 gradi più alta del valore storico di riferimento che riportava massimi estivi di 26°C. Le elevate temperature dell’acqua insieme all’eccessiva presenza di nutrienti, anche di origine antropica, si annoverano tra le cause scatenanti delle fioriture algali che sono state osservate sulla costa.
“I risultati del nostro monitoraggio evidenziano come anche in Molise le foci dei fiumi rappresentino ancora la sfida principale per raggiungere un’efficienza depurativa che possa tutelare realmente la salute dei cittadini e dell’ambiente – commentano Serena Carpentieri, responsabile di Goletta Verde e Pasquale Lollino, segreteria Legambiente Molise – . Ma quello della depurazione non è l’unico problema a preoccupare Goletta Verde che ha voluto sottolineare come in una superficie costiera di soli 35,4 km nel 2011 siano state accertate 121 infrazioni a danno del mare e dei litorali con una percentuale di 3, 4 violazioni per ogni km di costa, valore doppio a quello della media nazionale che si attesta su un numero di 1,8 reati per km di costa. Se gli eco- reati ai danni del mare e dei litorali raggiungono numeri preoccupanti, il nemico delle coste molisane è rappresentato dal consumo di suolo e l’avanzata del cemento, che seppure in forma del tutto legale, sta compromettendo il territorio a discapito della qualità ambientale con ricadute nefaste per le zone agricole e per le strutture ricettive regionali. In questo senso – concludono Carpentieri e Lollino – è necessario intervenire subito per arginare questa tendenza, onde evitare di ritrovarsi tra qualche anno a contare i danni dovuti alla perdita di risorse naturali non facilmente rinnovabili ”.