Alla cortese attenzione
Comitato “Tutela e Salvaguardia
della Montagna di Morcone”
Presidente Michele Ponte
E p.c.
Prefetto di Campobasso
Dott.ssa Maria Guia Federico
Prefetto di Benevento
Dott.ssa Paola Galeone
Caro Michele,
avevo avuto modo di conoscere il Dott. Ruggero D’Addona in anni lontani, quando mi recavo presso gli Uffici del Commissario di Governo a Campobasso e trovavo un funzionario dello Stato rigoroso, attento e riservato, solo apparentemente burbero, ma in realtà affabile e garbato.
Nominato Vice Prefetto, venne insignito il 27 dicembre del 2000 del titolo di Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e successivamente, nel 2007, venne chiamato a svolgere le funzioni di Capo Ufficio del Rappresentante dello Stato sul territorio ai sensi della Legge 131/2003.
Il nostro rapporto è proseguito anche a termine del suo impegno istituzionale e si è consolidato nelle battaglie anti mafia e nelle innumerevoli iniziative di lotta in difesa della Valle del Tammaro, della Montagna di Morcone, del Parco del Matese e delle aree al confine tra Campania e Molise minacciate dalle devastazioni dell’eolico selvaggio, dagli stravolgimenti delle opere connesse e dai ripetuti tentativi di localizzazione di discariche di rifiuti, impianti di trattamento e siti di stoccaggio di eco-balle inquinanti.
Sempre documentato, lottava con una passione ideale più unica che rara, adoperandosi per sconfiggere le potentissime lobby del vento e dei rifiuti, pur consapevole che i tentacoli di quelle piovre si incuneavano come serpi velenose ovunque fosse necessario per agguantare il proprio obiettivo.
Lo ricordo a Pontelandolfo, a Sepino, a Campobasso, a Santa Croce del Sannio, a Cercemaggiore, ad Altilia, a Sassinoro e nella sua Morcone, quando stanco di ascoltare troppe parole interveniva con decisione per richiamare tutti alla necessità di agire con celerità e determinazione.
Per me è stato un riferimento prezioso, fonte di sostegno e di incoraggiamento, e figura capace di coniugare competenza tecnica, preparazione giuridica, lealtà alla causa, tenacia e resistenza in contenziosi interminabili ed infiniti.
Pur nell’informalità dei rapporti intensificatisi dal 2007 in avanti per le comuni lotte in difesa del Sannio, del Matese e della Valle del Tammaro, non sono mai riuscito a chiamarlo “Tonino” come era conosciuto a Morcone. Per me, anche a distanza di anni, è sempre rimasto il “Dott. D’Addona” il funzionario esemplare e meticoloso dello Stato, la persona garbata e l’uomo onesto, a cui tutti dobbiamo essere riconoscenti per averci insegnato a non arrenderci e a non indietreggiare mai al cospetto di nessuno. Il miglior modo per onorarne la memoria sarà proseguire con maggiore forza nell’azione di tutela del nostro territorio e nel contrasto ad ogni tipo di mafia, criminalità o lobby che sia.
Cordiali saluti.
Campobasso, 3 aprile 2018
Michele Petraroia