Alla cortese attenzione
Padre Antonio Germano
CHUKNAGAR – BANGLADESH
Caro Padre Antonio ti ringrazio insieme ai volontari della nostra Associazione per la lettera che hai inviato a noi e alla rete di riferimento che nel corso degli ultimi 40 anni ha sostenuto attività missionarie dei saveriani nel Bangladesh.
Condivido la tua amarezza sul calo di tensione solidale di un vecchio continente accartocciato sul proprio ombelico, intristito e alle prese con la paura di perdere il benessere diffuso ed il livello di tutela raggiunti.
L’Occidente implode nei suoi egoismi, ha tradito l’ideale della Convenzione Internazionale sui Diritti Umani, sul progresso economico e sull’estensione della libertà e della democrazia in favore dei 5/6 dell’umanità che ne è priva, non è più impegnata in progetti di cooperazione allo sviluppo nei paesi poveri e reagisce alle ondate migratorie innalzando mura o schierando le forze armate in difesa dei propri confini.
Non si aiutano più i poveri a casa propria e si alzano i reticolati di filo spinato per non farli entrare nei paesi più progrediti, con un arretramento culturale che ci riporta a periodi oscuri della storia umana.
Fortunatamente in questa notte buia del nostro tempo resistono esperienze straordinarie che illuminano i cuori e uniscono con i loro ponti di solidarietà il Nord ed il Sud del Mondo.
Il Molise, pur nella modestia dei propri numeri offre innumerevoli esempi di attività umanitaria dal Bangladesh, al Kenya di Rita Fossaceca, al Burundi della famiglia Martino, allo Zambia, al Camerun, all’Angola, al Guatemala, San Salvador e Colombia delle missionarie della Mater Orphanorum di Cercemaggiore, al Ciad e alla Repubblica Centrafricana della Provincia Monastica dei Frati Minori, al Brasile di Padre Libero Zappone, all’Argentina di Padre Giuseppe Tedeschi, all’Uruguay di Padre Palumbo di Frosolone, al Senegal a alla Guinea sostenuti dalla ditta D’Andrea, e a tanti altri esempi straordinari di umanità, idealità e solidarietà.
Sono gocce nell’Oceano delle ingiustizie, delle oppressioni e delle discriminazioni mondiali, ma è bello soffermarsi su queste luci che squarciano l’oscurità della notte e ci aiutano a non cedere alle paure e agli egoismi del nostro tempo.
Un caro saluto.
Campobasso 11 luglio 2017
Il Presidente Onorario
Michele Petraroia