Alla cortese attenzione
Ministro dell’Interno
On. Marco Minniti
Piazza del Viminale, 1
00184 Roma
E p.c.
Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Paolo Gentiloni
Palazzo Chigi
Piazza Colonna, 370
00187 Roma
Ministro di Grazia e Giustizia
On. Andrea Orlando
Via Arenula, 70
00186 Roma
Ministro della Difesa
Sen. Roberta Pinotti
Via XX Settembre, 8
00187 Roma
Presidente Commissione
Parlamentare Antimafia
On. Rosy Bindi
Piazza Montecitorio
00187 Roma
On.li Celeste Costantino
Stefano Fassina
Nicola Fratoianni
Donatella Duranti
Lara Ricciatti
Carlo Galli
Alfredo D’Attore
Michele Piras
Annalisa Pannarale
Giulio Marcon
Antonio Placido
Serena Pellegrino
Marisa Nicchi
Vincenzo Folino
Capo della Polizia di Stato
Dott. Franco Gabrielli
Piazza del Viminale, 1
00187 Roma
Prefetto di Campobasso
Dott.ssa Maria Guia Federico
Piazza G. Pepe, 24
86100 Campobasso
Libera contro le Mafie del Molise
Confederazioni Sindacali
Sindacati di Polizia
Amministrazioni Locali
Oggetto: Criminalità organizzata. Rischio di infiltrazione in Molise. Interrogazione parlamentare n. 4/14245 del 20.09.2016. Richiesta di potenziamento degli organici delle Forze di Polizia e della Magistratura.
Con l’allegata interrogazione n. 4/14245 del 20.09.2016 n. 14 Parlamentari hanno sollecitato il Governo ad intraprendere ogni celere iniziativa di potenziamento degli organici delle Forze di Polizia e della Magistratura in Molise a tutela e salvaguardia dell’Ordine Pubblico, e contro il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata connessa con molteplici episodi sollevati dalla Direzione Distrettuale Antimafia e con la nefasta pratica di inviare pericolosi esponenti di camorra, ‘ndrangheta e mafia, a scontare le pene detentive e/o gli arresti domiciliari sul territorio molisano.
Come si evince dagli articoli allegati del 25 e 28 febbraio 2017, è arrivato in Provincia di Isernia anche il figlio di uno dei più spietati capi della camorra, che si aggiunge ad altri esponenti criminali di primo piano già condannati per concorso esterno in associazione mafiose.
In un contesto simile in cui il Molise è esposto al dilagare pervasivo delle organizzazioni malavitose, è stata confermata, con una scelta sbagliata, la soppressione del Comando Regionale Carabinieri disponendone l’accorpamento con l’Abruzzo, ed è notizia di queste ore, come si evince dalla nota dei Sindacato di Polizia che il Ministero dell’Interno si appresta a chiudere la Polizia Postale di Isernia, la Polizia Ferroviaria di Campobasso ed il Distaccamento della Polizia Stradale di Larino, indebolendo ulteriormente gli organici delle Forze dell’Ordine impegnati nelle azioni di vigilanza, prevenzione e controllo del territorio.
Chi ha seguito, con apprensione e allarme in questi giorni, l’incendio del ghetto di Rignano Garganico (FG) e gli spari della criminalità alle auto della Polizia a San Severo (FG), consideri che questi comuni sono a 10/20 minuti dal Molise, tant’è vero che l’auto impiegata per l’attentato è stata rubata a Termoli (CB).
I caporali che trafficano in clandestini sfruttandoli a nero in agricoltura partono da San Severo (FG), Rignano Garganico (FG) o Torremaggiore (FG) e in meno di 30 minuti li trasportano all’alba nelle campagne molisane per ricondurli indietro a notte fonda come ben sa la Procura della Repubblica di Larino (CB) dove è in corso il processo per la morte sul lavoro nelle campagne di Campomarino (CB) di Gheorghe Radu uno dei tanti braccianti con meno di 35 anni proveniente dalla Romania.
Chiudere il Distaccamento della Polizia Stradale di Larino (CB) è un errore. Aver soppresso il Comando Regionale dei Carabinieri è stato uno sbaglio grave. Inviare in Molise esponenti della criminalità organizzata consente a ‘ndrangheta e camorra di penetrare nel tessuto socio –economico locale con metodi violenti, imposizioni, collusioni e contiguità affaristiche su cui sarebbe necessario innalzare il livello di contrasto con strumenti investigativi innovativi, dotazione di personale specializzato e capacità di leggere le connessioni tra investimenti sul territorio, denominazioni societarie, cambi d’appalto, passaggi d’azienda e movimenti bancari.
Il Governo sappia che se si smantella la presenza dello Stato in una regione confinante con la camorra dei casalesi e con l’emergente mafia del Gargano, il risultato non potrà che essere la sconfitta della legalità, l’arretramento della democrazia e l’affermazione di quel connubio affaristico capace di entrare nei gangli delle istituzioni ad ogni livello con la nota conseguenza già sperimentata nelle aree dove si è costretti a sciogliere i Consigli Comunali a causa delle infiltrazioni e dei condizionamenti mafiosi.
Distinti saluti.
Campobasso, 8 marzo 2017
Il Consigliere Regionale
Michele Petraroia
articolo stampa 25.02.2017
articolo stampa 28.02.2017
comunicato sindacati polizia