Un grazie di cuore al Console di Pittsburgh, autore della pubblicazione sulla tragedia mineraria di Monongah che ieri si è soffermato sulle sofferenze di tanti emigranti italiani e molisani, caduti sul lavoro nella costruzione delle ferrovie americane, nelle aziende siderurgiche, nei cantieri edili e nelle miniere. Di molti di loro si sono perse le tracce, non erano in regola con i permessi di soggiorno e sono morti da clandestini senza nome e senza sepoltura.
Monongah e Marcinelle sono le due stragi più conosciute di emigranti molisani, ma quanti contadini sconosciuti in cerca di fortuna non hanno più fatto ritorno a casa e sono rimaste vittime sul lavoro, discriminati perché cattolici e italiani, sfruttati e penalizzati da un sistema di accumulazione del profitto che li inquadrava come merce di scambio Uomo – Carbone con il Belgio o più banalmente come ingranaggi della produzione industriale.
Joseph D’Andrea è stato impegnato per anni con il sindacato degli insegnanti americani nel campo dei diritti civili esponendosi in rischiose missioni umanitarie internazionali in paesi asiatici e del Sudamerica dominati dalle dittature militari. Dal 1993 venne nominato Console d’Italia per la Pennsylvania Occidentale e si adoperò per ricostruire un filo della memoria avviatosi nel 1880 quando arrivarono i primi emigranti molisani nelle zone di Greensburgh, Charlotte e Pittsburgh, raccogliendo materiali, documenti storici, fotografie e testimonianze preziosissime per chi in Molise ama conoscere la propria storia.
Insieme al Console D’Andrea sono intervenuti all’evento commemorativo sul 60° Anniversario di Marcinelle, due venezuelane rientrate in Italia per via della grave crisi economica di un paese che ha accolto decine di migliaia di emigranti molisani. Con loro sono intervenuti il Direttore Vicario dell’INAIL Molise, Rosanna Melillo, il Pro-Rettore dell’Università del Molise, Prfo, Fabio Pilla di Ferrazzano, comune che perse tre minatori a Marcinelle l’8 agosto 1956, il Console Generale Regionale dei Maestri del Lavoro, Pina Petta a cui è stato consegnato un riconoscimento a Giuseppe Ruffo per le sue importanti pubblicazioni sulla strage di Marcinelle, il Presidente Provinciale INAIL, Mauro Latessa, il Presidente ANPI Molise, Loreto Tizzani, il responsabile della Fondazione Anchise, Carmine Lucarelli, il delegato dell’ANCI, Dott.ssa Nunzia Nucci, Sindaco di Sant’Angelo del Pesco che si è soffermata sull’iniziativa regionale in programma l’8 agosto nel suo Comune sui caduti di Marcinelle, il Direttore Provinciale del Patronato INCA – CGIL, Antonietta Turro che ha rimarcato il ruolo sociale svolto dagli enti di Patronato sia in Italia che all’estero per seguire sia gli emigranti italiani che gli immigrati nel nostro paese.
Ad inizio della manifestazione, la nostra portavoce Chiara D’Amico ha dato lettura della poesia “Il treno degli emigranti” del 1953 per onorare le sofferenze di tutti i molisani che dal 1880 al 2016 sono costretti a lasciare la propria terra per andare a cercare opportunità e lavoro in ogni angolo del mondo.
Prima o poi bisognerà aprire una riflessione sulla mancata apertura del Museo Regionale dell’Emigrazione intitolato ad Arturo Giovannitti, per far sì che ci sia un luogo simbolo a Campobasso capace di raccogliere storie di vita, libri, documenti, video, fotografie ed altri materiali sull’emigrazione molisana.
C’è una legge regionale da attuare oggi, a maggior ragione dopo il superamento della Provincia di Campobasso che nella propria Biblioteca aveva raccolto materiali interessanti sulla storia molisana in generale ed in particolare sull’emigrazione con il Centro di Documentazione e Studi sui Molisani nel Mondo.
La nostra Associazione ringrazia il regista americano Peter Argentina che è arrivato con 9 familiari a Santa Maria del Molise a vedere la casa del nonno materno per concordare l’acquisto. Ringrazia Domenico Izzi, Fiora Luzzato e gli altri autori della pubblicazione sulla storia dell’emigrazione di Cerro al Volturno che sarà presentata oggi pomeriggio, ringrazia Alfredo Brunetti, Presidente dell’Associazione Molisana di New York che sempre oggi pomeriggio accoglierà ad Oratino la delegazione di 70 americani provenienti da Cleveland, Denver, Pittsburgh e altre località degli Stati Uniti che sono tornati in Molise dopo tre o quattro generazioni a scoprire le proprie radici.
Grazie a chi mantiene vivi i legami con gli emigranti, a chi non dimentica le loro sofferenze ed i loro sacrifici, a chi ricorda che la fuga dal Molise per molti di loro rappresentava l’unica via di liberazione dall’oppressione feudale e dallo sfruttamento dei signorotti locali.
Campobasso, 06 agosto 2016
Il Presidente
Maria Perrotta
Il Coordinatore
Elisabetta Brunetti