ORDINE DEL GIORNO
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE
Preso Atto che il 7 agosto 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il Decreto di riconoscimento dell’Area di Crisi Industriale Complessa ai sensi dell’art. 27 della legge n. 134/2012, sancendo formalmente la possibilità di tutelare 3 mila lavoratori occupati nella filiera tessile, nella filiera avicola e nel settore metalmeccanico;
Tenuto Presente che il tavolo tecnico di coordinamento sull’area di crisi del Molise è stato insediato ufficialmente presso il Ministero dello Sviluppo e risulta composto da rappresentanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero del Lavoro, del Ministero delle Infrastrutture, di INVITALIA, della Regione Molise e di volta in volta anche di esponenti di altri Ministeri interessati quali l’Agricoltura, l’Ambiente e soprattutto del Ministero dell’Economia e Finanze;
Considerato che il percorso procedurale prevede una doppia linea di intervento tesa a incentivare sia investimenti produttivi in favore delle imprese, nei comuni ricompresi nell’area di crisi, così come individuati dalla Regione Molise, e sia interventi in favore della ricollocazione dei 3 mila occupati di ITTIERRE, GAM, settore metalmeccanico e aziende dell’indotto;
Acquisito che la metodologia finalizzata a erogare sostegni finanziari alle imprese, è sufficientemente definita e prevede una manifestazione d’interesse preliminare che andrà a recepire le disponibilità di investimento nel territorio interessato da parte delle aziende, per predisporre nella fase successiva un bando pubblico vero e proprio a cui le imprese potranno accedere nella misura e con le modalità di legge;
Verificato che gli strumenti della programmazione negoziata sperimentati in passato sul territorio, quali il Contratto d’Area del Molise Interno ed il Patto Territoriale Europeo del Matese, pur gestendo poco meno di 400 miliardi di lire, non contribuirono a riassorbire gli esuberi della prima crisi della filiera avicola della SAM di Bojano;
Atteso che nella procedura dell’area di crisi industriale complessa ci si prefigge l’obiettivo di incentivare la ricollocazione lavorativa dei 3 mila dipendenti della GAM, dell’ITTIERRE, del settore metalmeccanico e delle aziende dell’indotto, prevedendo una preliminare individuazione nominativa dei lavoratori coinvolti, al fine di convocarli presso il Centro per l’impiego e sottoporli ad un’azione di orientamento e profilazione;
Accertato che per adempiere a tali atti amministrativi, in attuazione della Delibera di Giunta Regionale n. 656 del 30.11.2015, venne promulgata la Determina Dirigenziale n. 7678, del 18.12.2015, con cui si individuarono i componenti nominativi del gruppo tecnico di lavoro in rappresentanza dell’INPS, di ITALIA LAVORO e dei Centri per l’Impiego;
Tenuto conto che ad oggi non risultano ancora individuati i nominativi dei 3 mila lavoratori coinvolti e che in assenza di tale adempimento non si può procedere alla loro convocazione per acquisire la loro predisposizione alla ricollocazione lavorativa, all’autoimpiego o all’incentivo all’esodo, per il tramite di un finanziamento personalizzato non inferiore a 30 mila euro a testa, per un totale di 90 milioni di euro di incentivi da far inserire nell’Accordo di programma col Governo;
Preso atto inoltre che gli strumenti di politiche attive del lavoro, in assenza di un finanziamento specifico nazionale sono privi di copertura economica nel Bilancio della Regione Molise, e non raggiungono i 10 milioni complessivi nelle misure del POR – FSE 2014-2020 a valere per l’intero periodo di programmazione comunitaria e per tutto il territorio regionale;
Visto che nella prima bozza del Patto per il Molise da firmare col Governo non risultano inserite poste finanziarie nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 a sostegno delle misure di politiche attive del lavoro inserite nel POR FSE 2014-2020, e non sono note, al momento, altre coperture economiche tese a favorire la ricollocazione lavorativa individuale dei 3 mila addetti dell’ITTIERRE, della GAM, del settore metalmeccanico e delle aziende dell’indotto;
Ritenuto che la mancata individuazione della platea nominativa dei lavoratori beneficiari degli strumenti di politiche attive del lavoro nell’area di crisi industriale complessa, e la mancata trasmissione di tale atto amministrativo al Ministero dello Sviluppo, rischi di viziare l’intera procedura, e la sbilancia esclusivamente in favore delle imprese, lasciando privi di risposta i 3 mila lavoratori coinvolti così come accadde in occasione della stipula del Contratto d’Area per il Molise Interno e del Patto Territoriale Europeo del Matese;
IMPEGNA
Il Presidente della Giunta Regionale del Molise e la Giunta Regionale, a completare le procedure avviate con la Delibera di G.R. n. 656 del 30.11.2015, al fine di individuare ufficialmente i nominativi dei lavoratori aventi diritto ad accedere agli strumenti di ricollocazione, auto-impiego o incentivo all’esodo, premurandosi di sollecitare il Governo ad appostare i fondi relativi non inferiori a 90 milioni di euro tra il Decreto dell’area di crisi, la programmazione FSC 2014-2020 ed i PON nazionali gestiti dal Ministero del Lavoro.
Campobasso, 30 giugno 2016
Michele Petraroia