Se il centrodestra o il Movimento 5 Stelle intendono presentare la mozione di sfiducia al Presidente della Giunta Regionale, lo facciano. Raccolgano le firme e protocollino l’atto ai sensi dello Statuto, così che si discuta e si voti. Se c’è la maggioranza la legislatura prosegue l’attività istituzionale. In caso contrario si torna alle urne.
Basta illazioni destituite di fondamento, speculazioni di corto respiro e demagogia d’attacco. Le opposizioni hanno il diritto e il dovere di agire nelle sedi opportune, predisponendo una mozione di sfiducia in cui chiariscono i motivi della richiesta di dimissioni al Presidente Frattura.
Cosa si imputa alla Giunta? La delibera oggetto dei fatti giudiziari di questi giorni ed i primi atti amministrativi risalgono al 2012 e quindi se c’è qualcuno che si dovrebbe dimettere è Michele Iorio che adottò quel provvedimento. Se al contrario si insiste per motivare la mozione con la questione morale si esplicitasse meglio a quali episodi concreti si fa riferimento, a quale deliberato e a quali atti.
Non si può sollevare un tema simile senza agganciarlo a un fatto concreto che si imputa a Frattura e alla maggioranza di centrosinistra. Se invece si intende motivare la mozione di sfiducia con ragioni politiche riferite all’azione di governo lo si dica apertamente e ci si misuri in Consiglio Regionale e sul territorio su quelle motivazioni.
È singolare che figure di consolidata esperienza amministrativa, come Michele Iorio che da 25 anni siede tra i banchi di Palazzo Moffa, non riescano a distinguere tra un comunicato stampa in cui si chiedono le dimissioni di Frattura ed il Consiglio Regionale che prevede statutariamente questa possibilità.
A che gioco si sta giocando? Le opposizioni agiscano con atti coerenti nelle sedi preposte se intendono farlo, altrimenti si adoperino nella risoluzione dei problemi che assillano i cittadini.
Campobasso, 30 giugno 2015
Pietro Maio