In sede di confronto con il Governo la Conferenza delle Regioni, sia nel vertice che si è tenuto il 17.06.2015 con il Ministro dell’Interno Alfano e sia nelle sessioni della Conferenza Stato – Regioni e della Conferenza Unificata tenutasi a Palazzo Chigi il 18.06.2015, ha rilanciato le proprie proposte sul riordino istituzionale avviato al fine di approntare i necessari correttivi tesi a sostenere la ripresa economica e l’uscita dalla crisi e dalla deflazione dell’ultimo decennio.
In particolare, la Conferenza delle Regioni ha riproposto il tema del riordino delle Province con specifico riferimento alla proposta di Decreto Attuativo del Jobs Act sui Centri per l’Impiego che non risolve l’esigenza di riorganizzazione della gestione delle politiche attive del lavoro.
Permane, nel testo di disegno di legge costituzionale, la scelta di accentrare tali funzioni in capo al Ministero del Lavoro, nel mentre la proposta di decreto attuativo della Legge n. 183/2014, inviata per competenza alle Commissioni Parlamentari che dovranno esprimere un parere, ipotizza la nascita dell’ANPAL, ovvero di un’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro in cui non viene risolto il problema del livello istituzionale a cui compete gestire i Centri per l’Impiego e le politiche attive del lavoro.
Da una simulazione fatta dalle strutture tecniche delle Regioni servirebbe una cifra ricompresa tra i 200 e i 220 milioni di euro annui per gestire gli ex – uffici di collocamento, in quanto la proposta di Decreto Attuativo dell’11.06.2015 copre solo una parte modesta di tale importo, lasciando un interrogativo su quale livello istituzionale, e con quali fondi, riesce a coprire poco meno di 150 milioni annui.
La riflessione fatta in sede di Conferenza delle Regioni mira a sensibilizzare il Governo sulla rapida e positiva soluzione del riordino delle Province, garantendo le vincolanti coperture finanziarie non inserite nella Legge di Stabilità 2015 e che le Regioni non sono in condizioni di sostenere stante il taglio cumulativo di 5,4 miliardi di euro apportato dallo Stato per i trasferimenti di spesa dell’anno corrente.
Con tali drastiche riduzioni dei trasferimenti alle Regioni sarà arduo assicurare anche la funzionalità delle attività ordinarie, ed in tutti i casi le Regioni non dispongono di entrate proprie alternative in grado di coprire le spese derivanti dal riordino dei centri per l’impiego.
A latere dell’incontro, che si è concluso con l’impegno affidato al Presidente Chiamparino di porre questo problema al Governo, per lo specifico del Molise, il Vice Presidente della Giunta Regionale Michele Petraroia si è soffermato con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Gianclaudio Bressa e con il Capo Dipartimento degli Affari Regionali, Dott. Antonio Naddeo, e con il Capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Regionali, Dott. Luigi Fiorentino, per richiamare l’Intesa raggiunta all’unanimità nella Commissione Bilancio della Conferenza delle Regioni, presieduta dalla Regione Lombardia, circa i termini di rateizzazione decennale nella restituzione dei debiti sollecitando il Governo, come da impegni assunti e condivisi con il Ministero dell’Economia, ad inserire in un articolato di legge tale emendamento modificativo che potrà vedere equiparate le normative di riferimento facendo decadere il ricorso del Consiglio dei Ministri del 22.12.2014 di impugnativa dell’Assestamento di Bilancio 2014 della Regione Molise.
Campobasso, 19 giugno 2015