Alla cortese attenzione
Ministro della Salute
On. Beatrice Lorenzin
Lungotevere Ripa, 1
00153 Roma
E p.c.
Presidente del Senato della Repubblica
Sen. Pietro Grasso
Piazza Madama
00186 Roma
Presidente della Camera dei Deputati
On. Laura Boldrini
Piazza Montecitorio
00186 Roma
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Dott. Giuliano Poletti
Via Fornovo, 8
00192 Roma
Coordinatore Nazionale Assessori Regionali
alle Politiche Sociali
Dott.ssa Lorena Rambaudi
Via Parigi, 11
00187 Roma
Tribunale dei Diritti del Malato
Cittadinanzattiva Onlus
Via Cereate, 6
00183 Roma
Ministero della Salute
Direttore Generale della Programmazione Sanitaria
Dott. Renato Alberto Mario Botti
Viale Giorgio Ribotta, 5
00144 Roma
Oggetto: Art. 32 Costituzione. Legge regionale n. 17 del 20 giugno 2007 modificata con l.r. n. 20 del 24.11.2014 (Interventi a favore di soggetti sottoposti a trapianti di organi o affetti da patologie rare).
Il 4 febbraio ho posto alla sua attenzione e al Dott. Botti la sollecitazione a revocare l’allegata nota del Ministero della Salute con cui si chiede alla Regione Molise di abrogare la propria legge in materia di “Interventi a favore di soggetti sottoposti a trapianti di organi o affetti da patologie rare”.
L’istanza dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Sanità contrasta con le sentenze della Corte Costituzionale (sentt.n.455 del 1990, n.267 del 1998, n.309 del 1999, n.509 del 2000, n.432 del 2005, n.354 del 2008, n.992 del 1988 e n.36 del 2013), lede l’Art.32 della Costituzione e offende la dignità umana dei pazienti molisani costretti a ricorrere ad un trapianto d’organo o affetti da malattie rare non curabili in regione.
In Molise non ci sono Centri Trapianti e per molte patologie rare e rarissime non sono disponibili strutture sanitarie per i trattamenti terapeutici appropriati.
Impedire ad un cittadino del Molise di recarsi fuori regione per accedere alle cure o sottoporsi ad un trapianto è semplicemente inaccettabile.
Le recenti sentenze del TAR Piemonte n.154, 156 e 157 del 29 gennaio 2015 contestano alla radice il presupposto giuridico delle prestazioni Extra – LEA su cui si fonda l’orientamento del Ministero della Salute che discriminerebbe i cittadini delle regioni in piano di rientro sanitario dagli altri cittadini italiani.
Sul punto il Ministro Poletti nella riunione con la Commissione Politiche Sociali del 13 gennaio scorso si è impegnato a promuovere un confronto con il Ministro della Salute e con il MEF, in modo tale da approfondire le modalità di erogazione delle prestazioni sociosanitarie nelle regioni commissariate.
In attesa di tale chiarimento non si può precludere ad un paziente molisano che ha bisogno di curarsi per una patologia rara e/o di ricorrere ad un trapianto di averne diritto.
Un conto è la condivisione dell’introduzione di una barriera ISEE effettuata con la legge regionale n.20 del 24.11.2014 che tutela solo i cittadini con minori disponibilità economiche abbattendo la spesa, altra cosa è negare del tutto il rimborso ai malati.
Quale amministratore pro tempore della Regione Molise agirò in ogni sede per sostenere le ragioni di un operaio dell’edilizia, disoccupato da due anni, che vive in un piccolo centro della regione e che non può recarsi a Roma per controlli medici obbligatori connessi con un trapianto del fegato.
Distinti saluti.
Campobasso, 6 febbraio 2015
L’Assessore
Michele Petraroia
nota ministero salute