IL MOLISE RICORDA PADRE GIUSEPPE TEDESCHI, IL MISSIONARIO SALESIANO JELSESE UCCISO DAGLI SQUADRONI DELLA MORTE IN ARGENTINA IL 2 FEBBRAIO 1976.
Nel 2003 quando avviammo con alcuni volontari, l’Associazione Sociale e Culturale intitolata a “ Padre Giuseppe Tedeschi”, ci ripromettemmo in suo nome di compiere piccoli gesti di aiuto verso persone in difficoltà, e di promuovere un’attività culturale orientata all’integrazione, all’accoglienza, all’inclusione, all’interdipendenza e alla reciprocità. Tra mille ostacoli, e pur nella ristrettezza di mezzi siamo riusciti a seguire l’insegnamento di Padre Josè con modeste azioni di sostegno verso le fasce deboli locali, aiutando i migranti, come nel caso della moglie e della figlia di Gheorghe Radu, e partecipando alle iniziative di solidarietà per gli orfanotrofi africani di Suor Filomena che sono a Ngandourè e a Touboro in Camerun, riuscendo a inviare anche nostri volontari sul posto.
Tra gli eventi promossi in ricordo di Padre Josè c’è stato il patrocinio alla Tesi di Laurea discussa dalla Dott.ssa Marinella Di Carlo col Prof. Alberto Tarozzi presso l’Università del Molise, l’incontro presso lo stesso Ateneo col Preside della Facoltà Prof. Paolo Mauriello e una delegazione di studenti argentini, e l’apposizione di una targa commemorativa all’ingresso della Chiesa S.Andrea di Jelsi, paese natale di Giuseppe Tedeschi fatta insieme alle associazioni molisane in Argentina. Non menziono tante belle manifestazioni come quelle tenutesi a Pesche, a S. Elia a Pianisi, a Ripalimosani e in altri centri della regione, e ringrazio di cuore i volontari, i promotori e coloro che resero possibili tali eventi.
Tra i sogni del 2003 c’era quello semplicissimo di recarci sui luoghi in cui Padre Josè visse, operò e venne assassinato a 42 anni il 2 febbraio 1976, per deporre un fiore sulla sua tomba, apporre una targa nella sua Chiesa del Barrio Itati a Buenos Aires e celebrare una funzione in sua memoria alla presenza dei suoi familiari e di chi lo amava e lo seguiva. Per un ristretto nucleo di volontari era pura utopia il solo pensare di riuscire in una simile impresa. E invece per una serie di concomitanze ci siamo riusciti, ed oggi c’è materiale fotografico e un filmato che sarà presentato nell’evento pubblico in programma e consegnato ai siti istituzionali, alle associazioni e al centro studi sui molisani nel mondo, perché a 36 anni dalla sua uccisione, Padre Giuseppe Tedeschi, non continui ad essere uno sconosciuto nella Terra da cui emigrò a 16 anni nel 1950.
Campobasso, 24 maggio 2012
Michele Petraroia