NON PERDERE LA SPERANZA CAMMINANDO INSIEME.
La Città di Campobasso ricorderà domattina l’anniversario della visita di Papa Francesco intitolando l’area dell’ex – Romagnoli a quella splendida giornata dello scorso anno in cui la periferia molisana venne scelta dal Papa, arrivato dalla fine del mondo, come simbolo di ogni territorio svantaggiato e si trovò proiettata a livello universale con eventi che resteranno consegnati alla storia.
Scegliere di visitare il Molise o optare per l’Albania in ambito europeo, è di per sé un messaggio che rovescia la gerarchia del potere mondiale pronto ad esaltare le ragioni dei forti calpestando la dignità degli ultimi.
Non è semplice reggere l’urto delle politiche di austerità imposte dal Fondo Monetario Internazionale come sanno bene i greci in queste ore terribili, e non è facile, in assenza di politiche espansive orientate alla crescita, fronteggiare il dramma del lavoro.
L’egoismo dominante dei territori più forti e delle regioni più ricche, prevale sui valori di uguaglianza, mutualità e universalità nell’accesso alle tutele sociali da parte di chi vive nelle periferie italiane ed europee.
Se non si capovolge l’impianto culturale su cui poggia la redistribuzione della ricchezza planetaria tra finanza ed economia reale, il denaro si imporrà sui diritti umani e la vita delle persone si ridurrà a merce priva di valore sostanziale.
Una delle emergenze del nostro tempo è quella delle migrazioni epocali di intere popolazioni stremate dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla fame. Per questo una rete di associazioni umanitarie ha ritenuto di condividere per l’anniversario della visita di Papa Francesco un incontro sul tema dell’accoglienza dei bambini e dei ragazzi provenienti da varie parti del mondo che si ritrovano abbandonati a se stessi.
Migliaia di minori stranieri non accompagnati che il Molise potrebbe accogliere partecipando al bando SPRAR che scade il 23 luglio prossimo.
Le ingiustizie non si combattono solo sul piano culturale ma adoperandosi operativamente per costruire reti di solidarietà che affermano il primato della dignità di ogni essere umano ed in particolare dei bambini e dei ragazzi al di la del colore della loro pelle e della religione in cui credono.
Campobasso, 4 luglio 2015
Michele Petraroia
5 luglio 2015