12 MACRO-REGIONI. IL GOVERNO RIPARTE DALLO STUDIO DELLA FONDAZIONE AGNELLI. MOLISE DENTRO LA MARCA ADRIATICA E CON UNA SOLA PROVINCIA.
Finalmente un passo avanti nel processo di riordino istituzionale nazionale. Nell’intervista rilasciata oggi a LA STAMPA dal Ministro per la Semplificazione, PATRONI GRIFFI, viene avanzata la proposta di snellimento amministrativo con le Unioni dei Comuni, l’accorpamento delle Province ed il dimezzamento delle regioni.
Si riparte dagli studi della Fondazione Agnelli del 1992 per prospettare un’Italia divisa in 12 Macro-Regioni che andranno ricondotte a ruolo di legislazione e programmazione subordinata gerarchicamente allo Stato. Per le province il Governo conferma l’emanazione del Decreto di riordino per il 26 ottobre e per il futuro si spingerà all’aggregazione degli 8.100 comuni per evitare una frammentazione dimensionale che penalizza i cittadini di quelle comunità. Il Molise entra nella MARCA ADRIATICA insieme a Marche ed Abruzzo, avrà una sola provincia e dovrà incentivare l’associazionismo tra i Comuni. Su questi temi si discuterà il 20 ottobre a Vasto in un evento in cui interverrà anche il Vice-Presidente della Commissione Lavoro, Michele Petraroia, che da anni è convinto assertore di un percorso istituzionale nuovo che semplifichi il sistema delle autonomie locali e superi una ridondanza di enti pubblici con connesse società partecipate, consigli di amministrazione e costi burocratici.
Per il Movimento dei Cristiano Sociali del Molise è grave il ritardo culturale di un’intera classe dirigente ripiegata sull’autoconservazione di sé stessa, sulle micro questioni familistiche e sulla presunzione di negare la realtà dei fatti. Il Molise è sostanzialmente al fallimento economico, con un sistema produttivo al collasso e una pletora di enti pubblici del tutto inutili, costosi ed inefficienti.
Confondere l’identità culturale molisana col controllo di tali nicchie di potere dove si annidano sprechi, sperperi e clientele, è assolutamente fuorviante.
Al centro della buona politica va collocato l’uomo ed i suoi bisogni, non le sovrastrutture burocratiche con le sue cordate autoreferenziali.
Campobasso, 13 ottobre 2012
P/Il Coordinamento Regionale P/L’Esecutivo Nazionale
Antonio Lisella Giulia D’Ambrosio